2012-03-27 - Sala Di Liegro della Provincia di Roma, Palazzo Salentini, Via IV Novembre 119/a Presentazione del libro: UMBERTO ZANOTTI BIANCO. La mia Roma. Diario 1943-1944
L’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI) ha pubblicato il LXII volume della “Collezione di Studi meridionali”:
UMBERTO ZANOTTI BIANCO. La mia Roma. Diario 1943-1944 a cura di Cinzia Cassani, con un saggio introduttivo di Fabio Grassi Orsini Manduria-Roma, Lacaita, 2011.
Una testimonianza unica quella resa da Umberto Zanotti Bianco (1889-1963) nella Roma occupata dai nazisti. Da sempre antifascista, per elezione legato al vecchio mondo liberale, nel Diario 1943-1944 egli segue un percorso di cui sono pervenute poche testimonianze vive: l’ambiente dei militari monarchici che si raccoglievano attorno a Cordero di Montezemolo e quello più intellettuale dei liberali della nuova e della vecchia generazione tra cui spicca la figura di Benedetto Croce. Ricercato dalla polizia, nascosto in case di amici, Zanotti Bianco tesse le fila di una Resistenza che si organizzò e operò accanto a quella che faceva capo al CLN, offrendoci un aspetto inedito di Roma “Città aperta”.
Il volume verrà presentato martedì 27 marzo 2012, alle ore 17,00 presso la Sala Di Liegro della Provincia di Roma, Palazzo Salentini, Via IV Novembre 119/a
Interverranno: Fabrio Grassi Orsini, Gerardo Nicolosi, Desideria Pisolini dall’Onda, Giovanni Russo Valerio Zanone e Sergio Zoppi
Leggendo le cartelle manoscritte e dattiloscritte di questi diari si ottiene un ritratto lucido e particolareggiato di un’epoca importante della storia d’Italia, che coincide in larga parte con gli anni dell’occupazione nazista e della guerra di Liberazione. Come rivelano anche queste pagine, Umberto Zanotti Bianco, filantropo, uomo politico, archeologo, fu un protagonista e un attento osservatore della vita politica nazionale, ma soprattutto un fautore coraggioso e instancabile del riscatto economico e spirituale del nostro Meridione, portato avanti attraverso la crescita dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno, nonostante l’ostilità e la repressione del regime fascista. Il diario fornisce, inoltre, l’occasione di veder descritti molti dei protagonisti di quegli anni, spesso in chiave privata, dai politici agli aristocratici, e approfondisce alcuni passaggi storici importanti per il successivo percorso politico dei partiti nel nostro Paese. Questa pubblicazione rappresenta, dunque, un piccolo gioiello della nostra memoria, una riscoperta storica importante, un utile strumento d’indagine e conoscenza da oggi a disposizione di specialisti e semplici lettori.
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