2013-03-18 - Sezione soci Coop Figline V.no Rignano MUSEI : NUOVI SUPERMARKET ? Conversazione con Paola Pacetti UNICOOP - REGIONE TOSCANA
18 MARZO 2013 ore 17.00/19.00 Sezione soci Coop Figline V.no Rignano Conversazioni sulla cultura come bene comune Sezione Soci San Giovanni V.no Sezione Soci Montevarchi Sezione Soci Figline V.no-Rignano S.A. INGRESSO LIBERO
Negli anni ’30 del Novecento nella Galleria degli Uffizi entravano circa 30.000 visitatori; dal 2.000, ogni anno, ne sono entrati circa un milione mezzo. Nel 1980, il biglietto del Museo dell’Accademia di Firenze costava 250 Lire, 12.000 Lire nel 2000, euro 6.50 oggi. Nei musei italiani, fra la fine del Novecento e il XXI secolo, si è verificato un esponenziale aumento del pubblico, mentre - negli ultimi 30 anni - l’incremento tariffario ha superato anche quello della benzina. Tuttavia, in questi 30 anni circa, è accaduto molto altro riguardo la cultura. Soprattutto questo: la qualità della scuola pubblica, Università compresa, è stata compromessa dai tagli dei finanziamenti e da riforme che, fra l’altro, hanno sempre ridimensionato gli studi umanistici e artistici. Oggi è già evidente l’abbassamento diffuso delle conoscenze, come pure il venir meno del diritto allo studio per tutte le classi sociali, come mostra il dato recentissimo della diminuzione delle iscrizioni universitarie (50.000 unità circa). Frattanto, si è arrestato l’aumento dei visitatori nei musei. Fra 2012 e 2011, nei musei statali, si evidenzia un calo complessivo del 10,44%, ma non degli incassi, perché “ la crisi c’è … ma a pagare sono state soprattutto le realtà minori, spesso a ingresso gratuito”. Nel 1988 una studiosa inglese si chiedeva “se i visitatori vanno contati o vanno fatti contare”. Ai tempi della crisi, c’è da chiedersi se si sta progettando un futuro soltanto per i grandi musei, divenuti supermarket dell’arte per i turisti del mondo globale.
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