2014-10-14 - Camera di Commercio di Roma (Sala del Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, Roma) Cultura e Privati: oltre il Mecenatismo http://magna-carta.it/articolo/cultura-e-privati-oltre-il-mecenatismo
Il 14 ottobre, a Roma, Magna Carta presenta una proposta di riforma per superare il mecenatismo in Italia
Martedì 14 ottobre, alle ore 14.30, presso la Camera di Commercio di Roma (Sala del Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, Roma) si terrà il convegno "Cultura e Privati: Oltre il Mecenatismo", nel corso del quale verrà presentata la proposta di legge promossa dalla Fondazione Magna Carta dal titolo "La Gestione delle istituzioni culturali ai privati, alle imprese e al no profit".
Dopo l'indirizzo di saluto di Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta, Luca Nannipieri, Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Magna Carta, presenterà la proposta di legge.
Seguirà una tavola rotonda per discutere dell'argomento. Partecipano: Patrizia Asproni, Presidente Confcultura-Confindustria, Lorenza Bonaccorsi, Responsabile Cultura Segreteria Nazionale Partito Democratico, Paolo Bonaiuti, Membro della Commissione Beni culturali al Senato della Repubblica, Roberto Cecchi, Architetto, già Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Bernardino Chiaia, già Vice Rettore Politecnico di Torino, Dario Disegni, Componente CdA Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, Andrea Marcucci, Presidente Commissione Cultura, Senato della Repubblica, Carla Ortolani, Presidente Fondazione Venanzo Crocetti, Paolo Tancredi, Membro della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati. Modera: Paolo Messa, Fondatore di Formiche.
Le conclusioni saranno affidate a Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo.
Scopo del convegno è proporre una riforma che permetta il passaggio dal mecenatismo a forme di profitto nella gestione e nella conservazione del patrimonio. Incentivando il profitto dei beni culturali e della cultura (e non deprimendolo come avviene attualmente) necessariamente viene sollecitato l'apporto dei più diversi corpi sociali, fino ad oggi indifferenti o dissuasi, in virtù della scarsa attrattiva economico-sociale che la tutela e la gestione pubblica dispone. Privatizzando la gestione e dando autonomia e indipendenza alle società predisposte a tale gestione, il patrimonio può diventare non solo orgoglio del nostro Paese, ma anche rendita economica, sviluppo occupazionale e vivo richiamo turistico. Affinché accada questo passaggio della gestione ai privati, revisionando il Codice dei Beni culturali, occorre che le istituzioni culturali siano normativamente rese degli Enti autonomi, a bilancio interno, sulla linea di quanto accade, ad esempio, per la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino.
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