2005-04-07 - Ferrara, 7-10 aprile 2005 RESTAURO 2005: INDAGINI, APPROFONDIMENTI E RIFLESSIONI SUI BENI CULTURALI.
16.000 mq. di superficie espositiva - 290 Espositori - 29 Convegni - 77 Incontri Tecnici - 10 Mostre
Ferrara, 7-10 aprile 2005.
Città e date da segnare in agenda. Torna l’appuntamento primaverile con Restauro, Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali, giunto quest’anno alla XII edizione.
L’Italia è universalmente riconosciuta come la sede del più grande patrimonio artistico mondiale: il Salone è un’occasione unica per approfondire la conoscenza di questo immenso patrimonio e degli autentici capolavori da poco riportati agli antichi splendori che aspettano solo di essere scoperti.
Il programma di Restauro 2005 ci porta a riscoprire opere come l’Apollo di Veio, località vicino Roma, uno dei capolavori dell’arte etrusca datato fine VI sec. A.C. e celebre in tutto il mondo. La statua, in terracotta policroma, fu ritrovata nel 1916. Faceva parte di un gruppo di statue che decoravano il rivestimento architettonico del Tempio del Portonaccio, ma delle altre statue purtroppo sono stati ritrovati solo frammenti. Il restauro di questa straordinaria opera è durato circa sei mesi ed è ora conservata presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. L’intervento di restauro verrà descritto in un apposito convegno, dal suo restauratore e dal direttore del Museo di Villa Giulia.
Fra le presenze più significative a Restauro 2005, il Comune di Milano. Una mostra è dedicata al restauro recentemente completato del Teatro alla Scala. “Questo primo teatro del mondo…”, come amava definirlo Stendhal, finalmente restituito al pubblico in tutto il suo splendore. Una dettagliata mostra fotografica racconterà il cantiere accompagnata da proiezioni e da un filmato che riassume i 910 giorni del cantiere. Gli stessi lavori saranno illustrati e discussi nel corso di un convegno che si svolgerà sabato 9 aprile. Un altro capolavoro restituito a Milano è la Pietà Rondanini, ultima opera incompiuta di Michelangelo. Il tema della pietà ha accompagnato l’artista per tutta la vita, dalla Pietà di San Pietro del 1500 alla Pietà Rondanini, alla quale il genio toscano lavorò fino agli ultimi giorni di vita.
Il confronto tra il calco della statua effettuato prima dell’ultimo restauro e un filmato che documenterà le fasi intermedie e l’esito finale dell’ultimo intervento di manutenzione, testimonierà il passaggio dell’opera attraverso gli anni. La Sala delle Cariatidi, la più rappresentativa del Palazzo Reale a Milano, era rimasta per lungo tempo così com’era dopo aver subito i bombardamenti della seconda guerra mondiale, a testimonianza degli orrori del conflitto.
Ai danni legati alle vicende belliche, si sono aggiunti nei decenni successivi quelli dovuti prima all’abbandono e poi al cattivo uso. A Ferrara, viene presentato il cantiere di studio avviato dalla Soprintendenza ed incentrato sulla sperimentazione di un intervento di restauro degli apparati decorativi, finalizzati a fornire al Comune di Milano la metodologia progettuale ed esecutiva per il completo intervento.
Il Salone è anche sinonimo d’internazionalità culturale ed è la giusta sede per un confronto ed un aggiornamento sui cantieri di restauri più importanti all’estero, condotti dalle nostre istituzioni più significative. E proprio in questa occasione, la Regione Toscana illustrerà in un convegno internazionale il restauro effettuato sugli affreschi della Cappella di San Blas a Toledo, la Cappella dei Reali di Spagna, opera realizzata nel 1398 dall’artista fiorentino Gherardo Starnina, e finalmente restituita al patrimonio della Cattedrale di Toledo.
Fra le tante iniziative di Restauro, un ricco programma di mostre e convegni organizzati dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna tradizionalmente al Salone fin dalla sua prima edizione.
Fra questi “Virgo gloriosa. Percorsi di conoscenza, restauro e tutela delle Madonne vestite”. Attraverso un percorso storico, artistico e antropologico, il convegno di richiamerà l’attenzione sulla conservazione di questi manufatti, oggetto di una coinvolgente e appassionata devozione popolare.
Fuori Salone, Palazzo dei Diamanti accoglierà i visitatori con “Joshua Reynolds, l’invenzione della celebrità”, prima mostra in Italia dedicata all’eccelso ritrattista settecentesco. Divisa in varie sezioni tra autoritratti, ritratti di aristocratici, ritratti femminili, incisioni e sculture, la mostra è l’occasione per conoscere l’opera del pittore inglese che proprio a Ferrara deve la scoperta del colore e dell’arte rinascimentale e barocca.
Il Salone si avvale della collaborazione dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia–Romagna e del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Ministero degli Affari Esteri.
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