2007-03-27 - Pisa Giornata di studio: L'architrave ritrovato, presentazione del restauro dell'architrave di San Ranieri
Martedì 27 marzo 2007 ore 15,00 Auditorium G. Toniolo (OPA) L'architrave ritrovato, presentazione del restauro dell'architrave di San Ranieri
Comunicato Stampa
Si stanno in questi giorni smontando i ponteggi che da quasi tre anni occultavano, per consentirne l'improrogabile restauro, il bel portale di San Ranieri, aperto in direzione della città sul lato absidale della cattedrale di Pisa: presumibilmente presente in quella stessa posizione fin dalla prima fase costruttiva della cattedrale, avviatasi nel 1061, conobbe la forma attuale nella seconda metà del XII secolo, quando ricevette anche i battenti bronzei eseguiti da Bonanno, CivisPisanus.
Il varco di ingresso è dominato da un grande architrave, realizzato nella sua interezza in marmo greco, decorato a girali, in cui si distinguono una parte sinistra, da tutti riconosciuta come reimpiego di un pezzo di età imperiale, e una parte destra che, pur assai simile, se ne distingue per alcuni particolari esecutivi, tanto che viene interpretata da molti studiosi come un'integrazione di età medievale.
Entrambe le ipotesi sono plausibili: in quegli anni infatti Pisa conosce l'apice della sua affermazione politica, economica e culturale: con i suoi carmi e con la facciata della sua cattedrale, che ne reca alcuni incisi quasi a dispiegarli davanti agli occhi dei forestieri provenienti dalla via Aurelia, la città si proclama erede e rivale di Roma e come tale riusa marmi di età romana ed altri ne lavora riprendendo dai primi forme e stile.
Lo stato della superficie, allarmante per la conservazione, era anche di ostacolo ad un'analisi ravvicinata delle tecniche esecutive che consentisse di sciogliere l'incertezza sull'origine del manufatto: il rilievo era infatti completamente nascosto da una complessa stratificazione superficiale. Pur essendo quest'ultima costituita prevalentemente da gesso, risultavano distinguibili numerosi strati di apporto interpretabili come possibili trattamenti organici, scialbi a calce ormai in avanzato stato di solfatazione, stesure di bianco di piombo, al di sotto dei quali si riconosceva la presenza di due strati ad ossalato di calcio, probabile trasformazione di antichi trattamente di manutenzione, il più interno dei quali a diretto contatto con il substrato lapideo.
L'intervento si diede dunque l'obiettivo di arrivare a consolidare il marmo decoeso e di eliminare i pericolosi strati di solfatazione superficiale, salvaguardando però la pellicola ad ossalati più interna: tuttavia, l'avanzato stato di decoesione dei substrati lapidei e la grande presenza di gesso portavano ad escludere a priori metodi di pulitura basati su acqua nebulizzata o impacchi chimici, optando per l'utilizzo di un nuova tecnologia che si andava affermando: l'ablazione laser.
Una prima fase di sperimentazione fu condotta all'interno del progetto "Optocantieri", finanziato dalla Regione Toscana nel suo programma di Azioni Innovative del 2003 e coordinato dall' IFAC-CNR di Sesto Fiorentino: in qualità di partners di quel progetto, la Soprintendenza di Pisa e le ditte MIDA e RESTAUROITALIA stesero il progetto di intervento ed eseguirono ampi saggi di pulitura, avviando l'indispensabile fase di ottimizzazione, costituita da test e verifiche diagnostiche, che ha portato alla scelta del sistema laser e dei parametri di irraggiamento più appropriati alla specifica problematica. Poiché ci sembrava essenziale che la sperimentazione venisse documentata in ogni sua fase, all'interno di questo stesso progetto, di cui era partner anche la società Sistemi Informativi-Liberologico, è stato realizzato da quest'ultima un sistema informativo georeferenziato in rete (SICaR), poi ulteriormente sviluppato grazie al contributo dell'Opera Primaziale Pisana e proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in tutta Italia nell'ambito del progetto ARTPAST (www.artpast.org).
L'intervento di restauro è stato poi condotto dalla CBC di Roma, sempre con la preziosa consulenza dell' IFAC-CNR di Firenze.
Giunti alla fine del restauro, è parso interessante chiamare gli studiosi, archeologi e medievalisti, che avevano studiato architrave e portale a riesaminarlo nella riacquisita piena leggibilità e a discutere delle impressioni ricevute in una tavola rotonda aperta al pubblico.
Programma della giornata del 27 marzo:
* Introduzione e saluti: prof. Gabriella Garzella, Università di Pisa
Presentazione del restauro: Clara Baracchini, Soprintendenza BAP-PSAE Pisa Sabina Vedovello, CBC Roma Federico Andreazzoli, Università di Pisa Salvatore Siano, IFAC-CNR Firenze
Documentazione dell'intervento: un GIS in rete Andrea Vecchi, Sistemi Informativi-Liberologico, Pisa
Tavola Rotonda
prof. Patrizio Pensabene, Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di Scienze Storiche, Antropologiche, Archeologiche del mondo antico, ROMA
prof. Adriano Peroni, Università degli Studi di Firenze
prof. Giovanna Tedeschi, Dipartimento di Archeologia, Università di Pisa
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