VILLA BORGHESE NEL CAOS? LA SOLUZIONE DA GOVERNO E COMUNE: UNA FONDAZIONE. VA IN SCENA LA COMMEDIA PER ROMA 2020 07-04-2011 Andrea Costa
Ecco la Compagnia di Giro pronta a consegnare Villa Borghese ai privati
Un brutto Pesce daprile giunge per la Villa Borghese di Roma
dal Sindaco immobilista e immobiliare Alemanno e dai sedicenti difensori della Villa. Vengono annunciati, ancora una volta, eventi incompatibili con la tutela del bene storico: occupazioni con spalti e tensostrutture, eventi, aperitivi e show sportivi.
Come in ogni emergenza italiana che si rispetti, non mancano le strumentalizzazioni. Ecco farsi largo, tra gli autorevoli amici istituzionali della Villa, tutti rigorosamente della stessa casacca politica e probabilmente atterrati dal pianeta Marte, lidea di trasformare la Villa storica in una Fondazione. Idea non nuova e ritenuta salvifica dallo stesso Sindaco Alemanno a cui chiediamo ragioni, semmai sarà in grado di fornircele.
Appare non privo di comicità, che in questa commedia delle ipocrisie, tutte le parti, dal Sindaco finanche al Sottosegretario ai Beni culturali, tifino insieme perché la Villa Borghese, bene pubblico lasciato loro in proprietà e custodia, gli venga portato via di sotto al naso, in favore di una Fondazione che vedrebbe partecipare privati, banche, costruttori edili, Fondazioni bancarie e chissà cosaltro. Situazione davvero paradossale che manifesta, se non altro, ed una volta in più, linadeguatezza del Sindaco Alemanno nella non gestione della Villa Borghese e nella reiterazione di eventi a forte impatto, di natura prettamente mercantile; peraltro esclusi proprio da lui, fino a qualche mese fa.
Al Sottosegretario Giro, dovrebbbe essere invece riconosciuta la coerenza. Già tra i grandi "favorevoli" al parcheggio per il Pincio, intervistato dalla giornalista Beatrice Nencha in un articolo uscito su "Libero" il 28 agosto del 2008, così descriveva l'agenda per il futuro dei beni culturali romani: Istituire "una Fondazione dei Fori e di altri monumenti, creando una nuova cornice giuridica che possa renderne appetibile la gestione alle fondazioni bancarie, che si sono rese già disponibili". Chiaro come il sole.
Dopo la "cabaletta" tra Sindaco e Ministero, ecco giungere per il terzetto finale, lex-Assessore Croppi, responsabile politico fino a ieri, insieme alla giunta Alemanno, di tutto il divertimentificio autorizzato nella Villa, e ora preoccupato ed in ansia per le sorti dei giardini. Tutti sorprendentemente muti di fronte alle proprie responsabilità e, anziché provvedere alla assunzione urgente di personale e di guardiani, concordi invece nell invocare lintervento di investitori privati. Una politica in linea con la privatizzazione dei beni culturali solo teoricamente esclusa dal Governo Berlusconi ma, di fatto, realizzabile dal tipo di forma giuridica proposta dal Sottosegretario Giro, insieme a tutta la sua allegra compagnia.
Andrea Costa |