Lettera al Ministro Ornaghi: donazione biblioteca 06-12-2011 Virgilio Ilari
Al Signor Ministro per i Beni e le Attività Culturali Chiar.mo Prof. Lorenzo Ornaghi via del Collegio Romano, 27 00186 Roma
Signor Ministro,
nel congratularmi per la Sua nomina, come cittadino prima ancora che come ex-docente dell'Università Cattolica, mi permetto di segnalare alla Sua attenzione una questione di pubblico interesse che riguarda la sorte di un importante fondo librario di 25.000 volumi a carattere altamente specialistico (nel settore della storia militare e degli studi strategici).
Si tratta di un fondo che ho raccolto con criteri sistematici in quarant'anni di attività e che continuo ad alimentare ad un ritmo di 500 nuove accessioni all'anno impegnando un terzo del mio reddito, e che ha ormai dimensioni maggiori del più importante fondo militare del MIBAC (il Fondo Saluzzo di 17.000 pezzi della Biblioteca Reale di Torino) e di poco inferiori a quelle della maggiore biblioteca militare privata degli Stati Uniti (la Pritzker Military Library di Chicago).
Non avendo potuto a suo tempo donarlo alla nostra Università (che declinò l'offerta per mancanza di spazio), accettai nel 2006 l'offerta del Comune di Varallo, al quale l'ho donato per atto pubblico con la condizione di assicurarne la pubblica fruizione: condizione che del resto corrisponde ad un preciso obbligo sancito dal codice dei beni culturali. Emerse purtroppo in seguito che il Comune non era in grado, per mancanza di spazi e di personale, di assicurare l'integrale riunione e fruizione del fondo e pertanto, nel comune e pubblico interesse, cercai altre strade, trovando la disponibilità di due organi periferici del MIBAC (la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e la Biblioteca Nazionale di Torino). Il Comune però non volle prendere in considerazione alcuna alternativa, ritenendo di poter un giorno ottenere in comodato dal MIBAC un edificio demaniale tuttora adibito a sezione staccata dell'Archivio di Stato di Vercelli.
Questa vicenda ha originato un fascicolo ormai voluminoso presso la Direzione Generale delle Biblioteche e un'interrogazione parlamentare presentata il 14 giugno dal senatore Roberto Della Seta, alla quale il Suo dicastero dovrebbe rispondere nel termine semestrale in scadenza il prossimo 14 dicembre.
Con formale diffida presentata dal mio legale il 10 giugno scorso congiuntamente al Ministero e al Comune, avevo sollecitato un coordinamento per concordare una soluzione equilibrata. A seguito di ciò fui convocato per un esame istruttorio presso la DG delle Biblioteche, ma da allora non ho avuto più alcuna notizia, né alcun riscontro dal Comune, anche se la vicenda ha avuto un'ampia eco di stampa e il costante monitoraggio del sito Patrimoniosos. Mi sono visto pertanto costretto ad adire le vie legali e l'11 novembre scorso i miei legali hanno citato il Comune di Varallo a comparire presso il Tribunale di Roma per rispondere, per ora in via soltanto civile, di un inadempimento che al tempo stesso viola un obbligo amministrativo sancito dal codice dei beni culturali.
Nella speranza che Lei voglia considerare un'iniziativa della Sua amministrazione presso il Comune per evitare di dover demandare alla giustizia civile, e a spese del contribuente, una soluzione di buon senso comunque richiesta dalla dovuta ordinaria attività amministrativa,
Cordialmente,
Roma 20 novembre 2011 (Virgilio Ilari)
|