Ma che colpa abbiamo noi? n. 2 07-11-2013 Vittorio Emiliani
(“La pioggia cade su di noi, ma che colpa abbiamo noi?
La notte scende su di noi, ma che colpa abbiamo noi?, ecc.”
Parole italiane di Mogol, 1967, canta Shel Shapiro)
Sui giornali di oggi compare una dichiarazione fondamentale del sindaco di Roma Ignazio Marino il quale annuncia di avere in corso contatti per convogliare fondi privati internazionali sul restauro dei Fori. Non una sponsorizzazione bensì il modello di “mecenatismo” realizzato (precisazione del sindaco, s’intende) da Della Valle al Colosseo. Ora, l’imprenditore marchigiano – in base alla convenzione stipulata tempo fa – potrà stampigliare il logo “Tod’s” sul retro di ognuno dei 5 milioni di biglietti che vengono emessi (e sono in aumento) per visitare il Colosseo. In quindici anni fanno dai 75 agli 80 e forse più milioni di biglietti che vanno in tutto il mondo. Non l’ha ancora fatto, ma potrà farlo. Potrà inoltre far stampare il logo “Tod’s” sui teloni, alti 2,40 metri, che copriranno i restauri almeno fino al 2016. Non l’ha fatto, ma può farlo. Come Associazione Amici del Colosseo, ovviamente. Comunque ha già avuto un formidabile ritorno di immagine in Italia e nel mondo. Per 25 milioni di euro in quindici anni. La Banca di Roma investì nel restauro strutturale dello stesso monumento 40 miliardi di lire nei primi anni ’90, senza pretendere alcuna pubblicità. Non parliamo quindi di mecenatismo, ma di una buona, vantaggiosa sponsorizzazione.
Mecenatismo è sicuramente quello dei giapponesi i quali stanno finanziando il restauro della Piramide Cestia e non vogliono neppure essere nominati .
Mecenatismo è sicuramente quello dell’informatico americano Packard che in silenzio da anni sta investendo milioni di dollari nell’antica Ercolano senza chiedere nulla in cambio e senza volere ritorni di immagino o altro.
Forse il sindaco Ignazio Marino dovrebbe essere più accorto, e magari meglio informato dai suoi collaboratori. Egli dice inoltre che prenderebbe soldi per i restauri anche da Franco Caltagirone il cui giornale, il “Messaggero”, lo sta attaccando quotidianamente per la parziale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. Mah, difficile che un tipo come Caltagirone (socio di minoranza Acea, oltre tutto) dia qualcosa per niente, cioè per mecenatismo. Quello vero, s’intende. Ma che colpa abbiamo noi?
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