Lettera per Via Giulia 15-02-2015 Carla Astengo
Al Ministro del Mibact, Dario Franceschini
Al Sindaco di Roma, Ignazio Marino
Alla Presidente del Minicipio 1 Roma Centro
e p.c. a Commissione UNESCO Italia Direzione Regionale MIBACT del Lazio
Sovrintendenza Capitolina
Assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, G. Caudo
Assessore Mobilità di Roma Capitale, G. Improta
Giunta e Assemblea Capitolina
Giunta e Assemblea Municipale
Sen. Walter Tocci
Dir. Corriere della Sera
Prof. Adriano La Regina
Prof. Paolo Portoghesi
Procuratore Generale Antimafia – DNA | Via Giulia - Roma
Partecipanti al Processo di Progettazione Partecipata per Via Giulia-Largo Perosi
Italia Nostra
Carte in regola – CRCS - Coord. Tutela Via Giulia
Esercenti di Via Giulia
OGGETTO: URGENTE Lettera per Via Giulia
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Roma, 5 gennaio 2015
Sig.ri Onorevoli
Vi scrivo, seppur un po’ tardivamente, in riferimento al seguente articolo
pubblicato il 19 dicembre 2014 dal Corriere della Sera
SENTENZE DEL TAR. Via Giulia e urtisti No ai ricorsi
Prima vittoria per il Municipio centro storico. Il Tar ha dato ragione al I municipio che si opponeva alla richiesta presentata dal Coordinamento residenti città storica sulla costruzione del parcheggio di via Giulia e sulla sua altezza una volta finito. Adesso i lavori potranno riprendere, a meno di un ricorso dei residenti al Consiglio di Stato.
«Per noi è un giorno importante - afferma la presidente Sabrina Alfonsi - perché il nostro obiettivo è stato sempre quello di chiudere questa partita aperta da troppi anni in un contesto non solo di rispetto delle regole e delle normative tutte ma anche con il consenso con la cittadinanza per la sistemazione finale. Sono felice che a questa punto, se la ditta lavorerà ai ritmi che ha garantito, noi potremmo chiudere il parcheggio nel 2015». Il tar ha anche respinto il ricorso degli urtisti contro lo spostamento dalle aree di pregio. (Lilli Garrone) Mi chiedo di che “vittoria” si tratta e a quale “rispetto delle regole e normative” si allude?
Stando ai fatti reali e ai disegni originali, il progetto di maxi-parcheggio interrato che la Cam edilizia intende costruire in un’area archeologica di ben 7000 metri quadri nel bel mezzo di via Giulia, strada simbolo del Rinascimento, è inviso alla stragrande maggioranza dei cittadini interpellati, poiché interrato NON è, ma anzi, fuoriesce dal livello stradale di circa 5 metri (senza contare gli elementi sovrastanti, quali scale d’accesso, recinzioni e ascensori), quindi viola l’art.9, comma 4 della Legge Tognoli e la stessa Convenzione Comunale per la concessione del sito, la quale impone che il parcheggio debba essere “interrato”, e pertanto è destinato a fare scempio di un’area archeologica e rinascimentale d’inestimabile valore nel centro storico della capitale che è patrimonio universale dell’umanità dell’Unesco.
A ciò si aggiunga che il recente Procedimento di Progettazione Partecipata dei cittadini per la sistemazione superficiale esterna del suddetto parcheggio, è stato promosso e diretto dal 1° Municipio senza il rispetto delle più elementari regole di gestione: infatti, già per il modo inadeguato adottato per invitare i cittadini a partecipare al Procedimento, solo un esiguo numero di persone vi ha potuto aderire; inoltre, non è stata fornita la documentazione richiesta dai partecipanti, rendering in primis, ovvero la simulazione tridimensionale dei volumi di superficie del progetto di maxi-parcheggio a cui si fa riferimento.
Dunque, come si può dichiarare di aver “ottenuto il consenso della cittadinanza a costruire”, quando invece questo progetto di maxi-parcheggio è contestato non solo dalla stragrande maggioranza delle persone interpellate, tra cittadini, residenti, associazioni, comitati, studiosi, esperti e urbanisti, ma anche dalla gran parte delle poche decine di persone che hanno effettivamente partecipato al Procedimento sopraindicato? Persino la Direzione Nazionale Antimafia, la cui sede affaccia proprio sull’area degli scavi del parcheggio, ha manifestato -per mezzo di una propria rappresentante- la sua contrarietà, considerandolo devastante e pericoloso sia in termini di sicurezza che di stabilità.
Infatti, secondo le indagini archeologiche, questo progetto oltre ad alterare (e devastare) irreversibilmente l’area archeologica e il contesto rinascimentale di superficie (i muri del parcheggio sarebbero ben visibili su tre lati a livello della strada), costituirebbe fonte di rischio sia dal punto di vista idrogeologico e idraulico, in quanto interesserebbe la falda acquifera nelle sue fasi di piena, sia dal punto di vista strutturale, in quanto metterebbe a rischio di stabilità le fondamenta dei palazzi antichi dell’area.
E come si può già affermare pubblicamente che “ora i lavori del parcheggio potranno riprendere”, se di fatto, invece, il Comune di Roma deve ancora pronunciarsi? Inoltre, come mai la Presidente del I Municipio continua a farsi promotrice con tanto ardore di un progetto che invece fin dal 2006 è contestato da migliaia di persone? Perché piuttosto non si preoccupa con lo stesso ardore del degrado che da anni devasta Via Giulia e dintorni? Degrado causato specialmente dell’incuria dell’amministrazione cittadina e che costringe i residenti ed esercenti dell’area ad un lavoro insostenibile (tra scritture, telefonate e ripetuti solleciti) per ottenere almeno minimi interventi di ordinaria manutenzione come la cancellazione dei graffiti più evidenti e il ripristino delle buche più pericolose che da troppo tempo rendono la strada-salotto rinascimentale della capitale impraticabile a passanti, turisti e visitatori.
E, sempre in riferimento alle affermazioni dell’Alfonsi citate nell’articolo in oggetto, come mai la sua segreteria di Presidenza, nel più palese non rispetto delle normative di legge sulla trasparenza amministrativa, dallo scorso luglio ad oggi, non ha dato neanche un cenno di riscontro alle ripetute richieste di incontro e chiarimenti inoltrati dalla sottoscritta in merito alle sorti di un sito dal valore inestimabile qual’è ViaGiulia?
Mi chiedo, infine, perché la Garrone –autrice dell’articolo in oggetto-, sebbene costantemente aggiornata negli ultimi mesi (dalla sottoscritta e non solo) su tutti i fatti e le irregolarità inerenti al maxi-parcheggio NON interrato di Via Giulia e al Procedimento di Progettazione Partecipata dell’area di superficie, invece di informarne la cittadinanza, preferisce assecondare le propensioni di chi, pur presiedendo il I Municipio di Roma, sembra avere più a cuore gli interessi dei costruttori che non quelli dei propri elettori?
Alla luce di tutto ciò, sento doveroso invitare la Presidente Alfonsi e la Garrone ad un riesame delle rispettive responsabilità e posizioni, ed auspico che Lei, in qualità di Sindaco di Roma, e il Ministro del Mibact, Franceschini,
Vogliate finalmente dare alla cittadinanza un serio segnale d’interessamento a questa vergognosa vicenda di Via Giulia, onde evitare in tempo l’irreversibile devastazione che altrimenti il progetto del parcheggio-NON interrato della Cam potrà determinare nella preziosa area archeologica e rinascimentale interessata.
Se non fosse ancora chiaro, tanti cittadini romani e molti di coloro che hanno a cuore la tutela del centro storico di Roma, in sintonia con quanto proposto dalla Sovraintendenza capitolina, per via Giulia chiedono un progetto di PARCHEGGIO COMPLETAMENTE INTERRATO, ed una RIPROGETTAZIONE DI TUTTA L’AREA DI SUPERFICIE scaturente da LINEE GUIDA da elaborare a cura degli Uffici Capitolini da porre a base di un CONCORSO DI IDEE internazionale per la selezione di un progetto adeguato al contesto, che garantisca il DECORO e la TOTALE SICUREZZA, anche idrogeologica, del sito, ed una giusta soluzione per la VALORIZZAZIONE DEI REPERTI ARCHEOLOGICI AUGUSTEI rinterrati, nonché la RESTITUZIONE DEL CORTILE preesistente agli studenti del Virgilio, in proporzione alla loro densità,per lo svolgimento delle attività sportive, e la RICONSEGNA di VIA di S. FILIPPO NERI alla città.
Carla Astengo |