Sul degrado dei centri storici in Sicilia 11-10-2006 Leandro Janni
Caltanissetta, 9 Ottobre 2006
Cadono a pezzi i centri storici in Sicilia. L'ultimo crollo, in questi giorni: un'abitazione nel cuore di Agrigento. La questione è grave e rilevante, complessa. Al di là degli slogan, al di là del marketing urbano, al di là della facile propaganda politica, servono risposte concrete, autentiche, non improvvisate, non episodiche. La questione contiene dentro di sé diverse altre questioni, diversi altri temi: le dinamiche sociali, l'identità culturale, la pianificazione urbana e territoriale, il problema della casa, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, il tema del restauro, la manutenzione degli edifici, la viabilità, il verde, i parcheggi, l'arredo e il decoro urbano. E poi: l'efficienza e l'efficacia organizzativa delle istituzioni, il reperimento e la gestione delle risorse economico-finanziarie, la qualità dei servizi, le infrastrutture a rete, il lavoro, l'artigianato, la cultura d'impresa.
I centri storici rappresentano una risorsa, un'opportunità straordinaria per lo sviluppo economico e sociale delle nostre città. Il loro recupero, la loro rivitalizzazione richiedono grande impegno politico e istituzionale, capacità di programmazione e progetto, trasparenza amministrativa, capacità di coinvolgimento e coordinamento dei diversi soggetti pubblici.
La realtà dei fatti ci dice che manca una specifica legislazione regionale, troppo spesso mancano i piani particolareggiati, mancano progetti seri. Insomma, la solita Sicilia: irresponsabile, confusa e velleitaria.
Leandro Janni
Presidente di Italia Nostra Sicilia
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