A proposito della Villa romana del Casale 00-00-0000 Leandro Janni
Caltanissetta, 27 Novembre 2006
Tanto rumore si è fatto, in questi ultimi anni, a proposito della Villa romana del Casale di Piazza Armerina. Il rumore, però, non ha prodotto buoni risultati.
Oggi, infatti, la Villa rischia di subire un assurdo intervento di "ricostruzione in stile", frutto della collaborazione tra l'Istituto regionale del restauro, diretto da Guido Meli, e l'Alto commissario Vittorio Sgarbi.
In questi ultimi mesi parecchie autorevoli voci si sono levate contro il progetto Sgarbi-Meli, e a difesa del progetto di Franco Minissi che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, realizzò una struttura museale organicamente, discretamente collegata all'impianto archeologico della Villa.
Io credo che sia giusto e sacrosanto criticare, impedire che venga realizzato il pessimo progetto di "ricostruzione in stile" della Villa romana del Casale. Credo, altresì, che difendere strenuamente il progetto di Minissi, considerato da taluni opera d'architettura di assoluto e intangibile valore, risulti perfettamente funzionale alla realizzazione del progetto Sgarbi-Meli.
Diciamolo con molta chiarezza: se veramente si fosse voluto realizzare un buon progetto, creativamente rispettoso della Villa, l'unica strada percorribile era quella del concorso internazionale di progettazione.
Continuare a negare la cultura contemporanea, il meglio della cultura contemporanea, e ostinarsi a difendere e a mitizzare il passato (qualunque passato), aumenta inesorabilmente la confusione e il senso, doloroso, della decadenza.
Leandro Janni
Presidente di Italia Nostra Sicilia
|