Il Ministero indaga sui bronzi di Riace 12-12-2006 GIUSEPPE BRAGHO'
In seguito alla mia inchiesta sulla "misteriosa assenza" di scudo ed elmo -denunciati ufficialmente il primo da Stefano Mariottini ed il secondo dal prof. Pietro Giovanni Guzzo - all'epoca del rinvenimento Ispettore della Soprintendenza reggina a Sibari e,per sorte, oggi neo Soprintendente della città che ospita i due Bronzi- il Ministro Francesco Rutelli, attaverso il Capo Dipartimento prof. Giuseppe Proietti, mi ha comunicato di aver interessato della "vicenda" i competenti Uffici ministeriali. Aggiunge, inoltre, che provvederà a relazionarmi puntualmente in ordine ai successivi sviluppi. Trovo -finalmente- molto corretta tale presa di posizione. Mi auguro pertanto che sia fatta chiara luce su quanto di nebuloso ho potuto riscontrare, analizzando la documentazione ufficiale "sopita" tra le carte dell'Archivio del Museo Archeologico di Reggio Calabria. Tale interesse "canonico" supporta di valore aggiunto il mio lavoro, teso a trasformare una "verità probabile" in "verità vera". Ripeto ancora, qualora non si volesse comprendere, che i Bronzi costituiscono patrimonio culturale universale, e che quindi non si tratta di speculazioni campanilistiche, come qualcuno forse vorrebbe che fosse. D'altra parte, voglio aggiungere, non giustifico l'assordante silenzio di molte testate, non ultima la redazione di PatrimonioSos, che riporta come la chiesetta di San Nicolò di Ricadi vada restaurata, omettendo la rassegna stampa (anche nazionale) che tratta -dal 17 agosto c.a.- con dovuto rilievo questo apparente esempio di malcostume. Probabilmente, si sarò trattato di una "svista". Oppure i Bronzi di Riace ahimé, son cose di poco conto. Honni soit qui mal y pense. Giuseppe Braghò
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