Alcune precisazioni 18-01-2007 Franco Faranda
Sento la necessità di puntualizzare le dichiarazioni apparse su diversi quotidiani locali e nazionali in merito alle mie presunte “dimissioni”. Il tutto è avvenuto a seguito di una domanda di uno dei giornalisti presenti, convocati nella sede dell’ASCOM di Bologna (Associazione Commercianti della Provincia di Bologna) per presentare il calendario delle attività programmate per la prossima primavera dalla Soprintendenza che reggo ormai da due anni. In quella sede e per più di un’ora il sottoscritto, il direttore della Pinacoteca, la dott.ssa Stanzani e il Presidente dell’Ascom hanno illustrato le attività programmate sottolineando che si realizzeranno grazie alla volontarietà del personale della Soprintendenza e all’aiuto di varie sponsorizzazioni. A fine conferenza stampa alcuni dei giornalisti si avvicinano e mi chiedono a che punto eravamo con la nostra situazione debitoria. Il riferimento era ai debiti con l’ENEL, per altro in parte pagati con il finanziamento straordinario richiesto al Ministero e ottenuto. In quella sede facevo anche riferimento al fatto che il mio mandato scade il prossimo 8 febbraio e che, anche se mi fosse stato chiesto di prorogarlo, non mi sentivo di farlo perché la situazione debitoria pregressa e l’incertezza stabilizzata non giova a nessuno. Di fatto questo pensiero è più o meno riportato correttamente nel virgolettato dei vari articoli anche se preceduto dal solito titolo ad effetto e fuorviante. In ogni caso la stampa ha bellamente taciuto delle attività che avevamo presentato sottolineando ancora una volta le situazioni di sofferenza, non discusse in sede di conferenza stampa, frutto di domande apparentemente casuali fatte alla fine della presentazione e fuori dal contesto. Evidentemente non si vuole presentare il positivo, ma pescare necessariamente nel disagio personale perché, evidentemente, fa più notizia del positivo. Ma il positivo c’è ed è stato presentato in quella sede. Visto che la stampa se ne è dimenticata provo a riassumere le cose che faremo:
Gennaio – Febbraio Pomeriggio in Pinacoteca – Aperitivi d’arte: mini conferenze e aperitivo offerto ai partecipanti presso il caffè “Dentro Porta” in via Zamboni 74. Febbraio Pausa Pranzo in Pinacoteca – visite guidate a tema e buffet offerto ai partecipanti Marzo: Domenica pomeriggio a Palazzo Pepoli Campogrande – visite guidate al Museo e aperitivo offerto ai partecipanti presso il “Nu Longue Bar” Marzo – Aprile – Maggio Conversazioni, visite guidate e itinerari in pullman alla scoperta del territorio
Per ogni visita e viaggio è stato presentato un programma dettagliato dell’evento a cui la stampa non ha dato alcun rilievo.
Mi permetto qualche altra precisazione. In questi due anni ho puntato su una rinnovata attenzione verso l’utenza e in particolare verso quella fascia di utenza che ha bisogno di sostegno, gestendo al contempo l’attività di tutela e valorizzazione. L’ho fatto discutendone sempre sindacalmente, chiedendo la collaborazione di tutti. Oggi lascio una Pinacoteca accessibile ed è in fase avanzata un progetto di “accoglienza” del disabile perché dopo che è entrato la persona possa anche essere accolta costruttivamente. Dal prossimo mese ci saranno visite guidate a richiesta per non udenti con interprete dei segni e sono stati approntati pannelli a rilevo per consentire una fruizione del patrimonio ai non vedenti. Non so se sono cose importanti. Io ho ceduto utile “aprire” a chi dal bello può trarre tanti utili suggerimenti. Tutto questo probabilmente non conta niente nella scala dei valori giornalistici, ma per me è un altro passo avanti. Non ho risolto i problemi del mondo, nemmeno quelli della Nazione né del Ministero: ho solo provato a dare il mio contributo per essere più “persone” e meno impiegati. Mi rendo conto che tutto questo non fa un buon Soprintendente e lascio dunque ad altri il compito di andare avanti. Mi piacerebbe che la mia presenza fosse ricordata anche per questo e non solo per debiti e quant’altro. In merito alla situazione finanziaria, c’è stata un’attenzione speciale alla fine dell’anno da parte del Ministero, anche perché pressati dalla minaccia di sospensione del servizio da parte dell’ENEL, ma la situazione relativa alle spese di funzionamento resta drammaticamente al di sotto dei bisogni.
|