ALLARME DISCARICA. IN PERICOLO L'OASI NATURALISTICA DI SERRE - PERSANO 07-02-2007 Gerardo Pecci
Dov'è finita la cultura del rispetto verso i nostri beni culturali e ambientali, verso quelle risorse straordinarie e vive che sono le opere d'arte, e di civiltà, e il nostro territorio, verso i nostri preziosi beni ambientali, quelli che ci stupiscono per la loro incontaminata bellezza e integrità? Ancora una volta, come al solito, in Italia, assistiamo quasi impotenti al tragico "balletto" di dati, cifre, numeri e deliranti e inconcludenti proclami di "indifferibili necessità pubbliche da soddisfare.": tra esse figura la recentissima discarica progettata ai margini dell'Oasi di Serre-Persano, vicina a un'oasi naturalistica protetta, voluta con forza dal WWF! I non pochi cittadini che vivono in questa straordinaria zona della Campania, nella provincia di Salerno, una volta Campania Felix, ora INfelix, una volta Magna Grecia, ora Misera Grecia., sono allarmatissimi. Ancora una volta inciviltà., ancora una volta arroganza politica e totale disprezzo della vita umana e dell'ambiente in nome di una "pubblica necessità" per trovare un posto dove andare a "depositare" tonnellate e tonnellate di immondizia prodotta in Campania. ancora una volta si mette in pericolo un bene vincolato dalla Legge Ronchey, cioè proprio l'Oasi naturalistica lungo il fiume Sele. Ma siamo impazziti? Bertolaso ha perduto la testa? Lo vogliamo capire che al problema dei rifiuti vi possono essere altre importanti alternative? Non certamente quella del loro scelleratissimo deposito in una zona floro-faunistica di grande valore. Ancora una volta un colpo bassissimo all'ambiente, voluto da un'allegra brigata di politicanti buontemponi che non hanno la benché minima coscienza del male che farebbero alle popolazioni residenti se dovesse essere realizzata questa nuova discarica. Da giorni la stampa locale registra una straordinaria mobilitazione politica e sociale delle popolazioni residenti tra i comuni di Serre, di Campagna e di Eboli (più direttamente coinvolti) e tra le forze politiche e sociali più intelligenti contro la miopia di chi vuole, invece, il male delle popolazioni che stanno per essere seppellite sotto tumuli di immondizia (speriamo di no). D'altra parte ci sono anche altri mezzi per ovviare a questi estremi e rozzi rimedi: per esempio, quelli di educare le popolazioni alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei rifiuti, eliminando così gran parte dei problemi. Diciamo no alla cultura della morte e dell'avvelenamento progressivo del suolo. E lo dobbiamo dire a gran voce, convinti che la nostra guerra è una guerra di civiltà contro la miope arroganza e contro la pochezza politica di certi uomini politici da strapazzo e lo dico con convinzione perché solo i folli possono proporre cose inaccettabili. E la discarica a ridosso di un ambiente giuridicamente protetto dalla Legge è uno schiaffo alla Legge stessa. Bisogna lottare, quindi, contro l'arroganza di chi prende decisioni che vanno ben al di sopra degli interessi delle popolazioni residenti in questi comuni. E' una lotta che deve trovare linfa vitale da chi è capace di vincerla democraticamente: dalle popolazioni residenti che si vedono travolte da decisioni prive di senso logico, e perciò scellerate e idiote, che piovono dall'alto con tutta la violenza verbale di una cattiva politica che non ha parole se non quelle di imporre regole inaccettabili, con un decisionismo antidemocratico e verticistico che credevamo fosse morto e sepolto da decenni. Ma se così non è allora non ci resta che dare vita a una nuova stagione di resistenza democratica, in nome di valori che quotidianamente vengono calpestati da questi squallidi uomini che di politica si riempiono le loro ampollose e fameliche bocche, ma non ne conoscono minimamente i fondamenti e il senso epistemologico, semantico e storico. |