Guide turistiche e lettera aperta a Giovanna Melandri 20-02-2007 Alejandra Álvarez Suárez
Riguardo alla lettera aperta a Giovanna Melandri scritta dalle guide turistiche vorrei fare delle puntualizzazioni. Sono pienamente d'accordo con loro sul fatto che l'avere una laurea in Lettere con indirizzo Storico-Artistico od Archeologico non qualifica una persona allo svolgimento della professione di guida turistica e che occorrerebbe stabilire un esame di abilitazione che garantisca l'accurata conoscenza del territorio e quindi la qualità del servizio offerto. C'è però un problema ed è che, fino ad oggi, erano delle scuole private a preparare per quell'esame e ciò non soltanto non garantiva la preparazione di cui parlano le guide turistiche nella loro lettera aperta, ma, al meno nella mia esperienza, era campo aperto ad una grande serie di trapole, truffe ed ingiustizie. Per potere accedere alla professione di guida, fino alla liberalizzazione, non si richiedeva nulla: tutte le persone, provenienti di qualsiasi laurea o, addirittura senza laurea, vi potevano accedere dopo avere passato un'esame di selezione in cui non contavano né i meriti né la qualifica ottenuta in esso ma, il più delle volte, le conoscenze. Così se una persona riusciva ad essere ammessa per fare il corso, previo pagamento di circa 2000 €, anche senza avere le minime conoscenze di Storia dell'Arte o di cultura in generale o, addirittura, della lingua italiana e senza studiare per passare l'esame di abilitazione, riusciva ad ottenere il tanto desiderato patentino, entrando così a fare parte di una professione tanto ambita. Sia io sia altri miei colleghi abbiamo visto come nella selezione fatta da una nota scuola fiorentina non c'era l'ammissione per merito bensì per avere fatto in precedenza un corso di accompagnatrice turistica a pagamento presso la suddetta scuola. Io proporrei una liberalizzazione a metà, il che significherebbe il libero accesso alla professione per i laureati in Lettere con indirizzo Storico-Artistico, in Beni Culturali, in Storia dell'Arte ed in Archeologia dopo avere passato un esame di abilitazione gratuito, con una commissione di esame formata da professori universitari e da guide turistiche. Così saremmo tutti più contenti: le guide turistiche, perché non ci sarebbe una liberalizzazione spietata con la conseguente perdita di qualità della professione e noi laureati desiderosi di lavorare come guide turistiche, perché non dovremmo soffrire delle ingiustizie flagranti da parte delle scuole che soltanto vogliono arricchirsi. |