Appello per l'artigianato 22-02-2007 Marcello La Scala
L’artigianato è stato da sempre un’asse portante dell’economia locale. Circa mezzo secolo addietro era consueto imbattersi in botteghe di fabbri,cordai, carradori, sellai,maniscalchi, scalpellini, calzolai, maestri d’ascia, scultori, ecc…… Oggi i loro manufatti costituiscono vere opere d’arte, tanto più ricercate se si considera che le antiche maestranze rischiano di scomparire e che gli artigiani, per l’età avanzata e per l’incidere delle tecniche, si sono quasi tutti ritirati dalle loro attività. Un esempio classico d’artigianato quasi in via di estinzione è quello del carradore e ad Agrigento il 27 gennaio del 2006 cessava di vivere proprio uno degli ultimi maestri carradori siciliani del 900, il maestro Raffaele La Scala.(www.raffalelascala.it ) Chi vi scrive è il figlio Marcello da sempre promotore nel sensibilizzare le istituzione affinché quegli antichi mestieri di una volta non si cancellassero dal panorama artigiano-culturale ma anzi possano continuare a vivere proteggendo quei vecchi artigiani che sono rimasti e incentivando le nuove generazioni a intraprendere quei mestieri che hanno costituito un prezioso documento nella storia della nostra terra in un panorama fatto di costumi antichi, fantasiosi e nobili. Sarei felicissimo se potrei avere uno spazio dove poter fare un appello alle istituzioni e al governo nazionale affinché questi ultimi artigiani siano considerati per la loro abilità, perizia, costanza e capacità creativa, dei patrimoni nazionali da proteggere perché ci permettono, come per il Maestro Raffaele La Scala ma sicuramente anche per altri artigiani, di ammirare esemplari di una tradizione unica e autentica nel suo genere, frutto dell’esperienza accumulata in tanti anni di certosino lavoro svolto con passione ed accurata ricerca dei particolari, ma soprattutto ci ha lasciato una testimonianza allegorica di quella Sicilia in cui sopravvive ancora una cultura popolare capace di tramandare e valorizzare l’immagine delle nostre più profonde radici. Marcello La Scala
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