I finanziamenti per i restauri concessi dal Ministero 20-03-2004 Franco Faranda
Spett.le Redazione
Ho letto la rassegna stampa presente sul sito e sono sobbalzato almeno un paio di volte per alcune affermazioni, certamente allettanti, ma credo, del tutto infondate.
Nella rassegna stampa del 9 marzo si legge “Da Tremonti più soldi ai ministeri” e il dott. Ciaccia, intervistato da Mario Pizzuto, ci racconta del petrolio dell’Italia…
Per quanto riguarda gli incrementi di “finanziamenti” del Ministero per i Beni e le attività culturali, un confronto tra i restauri finanziati quest’anno e i finanziamenti dello scorso anno, mostra immediatamente una vistosa contrazione che, in alcuni casi, supera anche il 50%.
Un esempio concreto con i dati tratti da quelli pubblicati sul sito del suddetto Ministero. Per l’anno 2003 nella Regione Emilia Romagna, i finanziamenti destinati al restauro di opere d’arte mobili, ammontavano complessivamente a €. 3.665.520. Per l’anno in corso è invece prevista una spesa di ò €.1.933.129 pari al 52% rispetto allo scorso anno.
A tale contrazione si aggiunge il fatto che interi capitoli di spesa sono stati di fatto soppressi. Nell’intera Romagna, quest’anno, non è stato finanziato alcun restauro di opere custodite nelle Chiese. Si cancella insomma, con un colpo di spugna, quella particolare attività di tutela legata al territorio, che davvero rende unico il nostro paese.
Tale contrazione, in maniera più o meno vistosa, riguarda tutte le Soprintendenze italiane, ad eccezione di Abruzzo e Friuli che vantano un leggero incremento. Contrazioni piuttosto modeste in Lombardia, Liguria, Molise, Sardegna e Lazio (mediamente hanno avuto riconfermato il 90% del finanziamento ricevuto lo scorso anno). “Punizione” quasi (forse perché di sinistra?) per Emilia Romagna che riceve il 52% dello scorso anno e per l’Umbria, anch’essa assestatasi intorno al 53% rispetto all’anno scorso.
La contrazione totale della spesa per i restauri è comunque del 30% su base nazionale, con le differenze che ho cercato di evidenziare. Allora mi chiedo e vi chiedo: in cosa consistono i ventilati incrementi di spesa? Forse in capitoli extra-soprintendenze da affidare alle varie società di affari che subentreranno con “alte professionalità” (io pensavo che le alte professionalità fossero del Ministero) per il restauro e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e demo-etnoantropologico?
Mi piacerebbe discutere di tutto questo con il Ministro e soprattutto con il dott. Ciaccia e con chi afferma che Tremonti ha dato più soldi ai Ministeri.
Un cordiale saluto Franco Faranda Direttore storico dell’arte Soprintendenza di Bologna
Regione 2003 2004 %
Abruzzo 944.710 1.093.940 115% Basilicata 1.237.560 904.060 73% Calabria 1.510.000 910.000 60% Campania 6.149.500 4.455.990 72% Emilia 3.665.520 1.933.129 52% Friuli 467.370 549.670 117% Lazio 8.713.570 7.044.733 80% Liguria 1.083.370 1.019.052 94% Lombardia 2.028.110 1.837.820 90% Marche 1.264.280 847.850 67% Molise 351.000 320.000 91% Piemonte 2.101.140 1.319.525 62% Puglia 2.006.970 1.592.800 79% Sardegna 937.950 914.100 97% Toscana 6.381.270 5.240.540 82% Umbria 1.870.120 1.006.440 53% Veneto 2.366.002 1.790.780 75% Totale 43.078.450 32.769.829 76%
Le cifre sono tratte dall tabella presente nel sito del Ministero nella sezione Finanziamenti e si riferiscono al patrimonio storico-artistico e demoantropologico.
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