RIGASSIFICATORE DI AGRIGENTO: SI VERGONGI ON. LUCA VOLONTE' 28-07-2007 Gaetano Gaziano*
Oggi “La Sicilia”, nella pagina di Agrigento, ha riportato la sua intervista sul rigassificatore a Porto Empedocle, sotto la casa natale di Luigi Pirandello e a due passi dalla valle dei Templi di Agrigento (circostanza che Lei ha omesso accuratamente di ricordare), indicandolo invece come “un'occasione unica peri il nostro territorio”. Non ci bastavano già gli ascari della politica di casa nostra che trasversalmente, a destra, al centro e a sinistra, ne indicano la “preziosità”. Ora è arrivato anche Lei da Saronno a dirci ciò che è utile per lo sviluppo della nostra terra. Si vergogni, onorevole Volonté: Lei, dalla ricca Padania, viene a pontificare su quale sia la vera opportunità per la nostra provincia, stupendosi dell'opposizione di alcuni esponenti della CDL. Perché non cita espressamente il segretario regionale siciliano del suo partito, on. Romano, che ha detto chiaramente di essere contrario ai rigassificatori in Sicilia? Ciò che a Lei sembra “sconvolgente” è invece comprensibilissimo, dal momento che la Sicilia ha già sperimentato sulla propria pelle cosa significa Gela, Augusta, Priolo, dove il “miracolo” industriale ha portato inquinamento e la più alta percentuale di nati malformati nel mondo. Ma quella era una scelta di cinquant'anni fa: riproporla oggi è dissennato e risponde a logiche colonialiste di sfruttamento che, fortunatamente, i nostri rappresentanti locali cominciano a rifiutare. Per quanto riguarda il Ministro Pecoraro Scanio, Lei sa bene che, viste le pressioni che destra e sinistra fate da più di un anno per dare la VIA al rigassificatore di Porto Empedocle, avrebbe sicuramente trovato più facile autorizzare l'impianto, dal momento che nessuno in Italia vuole il rigassificatore a casa propria. La verità è che il Ministro, a differenza di Lei che nel suo intervento non nomina mai la Valle dei Templi, sa quale scandalo e quale ignominia ricadrebbe sull'Italia tutta alla notizia di un rigassificatore nella Valle, dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità Lei sa bene che l'Enel, che importa il gas liquefatto dalla Nigeria, avrebbe voluto costruire il rigassificatore a Montalto di Castro prima e a Monfalcone poi. Più vicini cioè ai luoghi di consumo, che si trovano appunto nell'Italia centrale e settentrionale. Ma lì, dove non mi risulta che ci sia un'altra Valle dei Templi, non l'hanno voluto, come non lo vogliono a Livorno, sebbene off-shore. Fortunatamente i nostri rappresentanti politici locali hanno capito che è il momento di mettere la città di Agrigento, la provincia e, perché no, la Sicilia al di sopra dei partiti e valutare qual è il nostro vero interesse, al di là delle convenienze partitiche, sempre più coincidenti con le ragioni del potere affaristico-lobbistico del nord. Siamo stufi di vedere deciso il nostro destino dall'alto, trattati sempre da colonia. In una provincia, in cui ancora in certe zone manca l'acqua, mancano le strade, mancano le ferrovie, manca l'aeroporto, venite a proporci il rigassificatore, che distruggerà quanto di bello abbiamo: il patrimonio archeologico, le coste, l'aria ancora pulita, su cui basiamo la nostra principale industria che è e dovrà essere sempre più quella del turismo, pensando anche a conservare il territorio per le future generazioni. Si vergogni Volonté Luca (senza onorevole)!
*comitato NO al rigassificatore nella Valle dei Templi Agrigento
|