PIAZZA VITTORIO EMANUELE a Busto Arsizio: un parcheggio sotterraneo ed uno scempio urbanistico 15-11-2007 Dott. Arch. Giovanni Ferrario
In spregio a qualsiasi ragionevolezza, quando anche una larga parte delle figure culturali di spicco di Busto Arsizio si è ormai espressa in modo contrario allo spostamento del monumento ai Caduti per far posto ad un enorme parcheggio sotterraneo in pieno centro storico a ridosso di una residenza seicentesca che oggi ospita il museo civico, l’amministrazione continua a voler proseguire nel suo intento. La delibera di indirizzo che passerà oggi (vedi articolo de “La Prealpina” del 14.11.2007) pone le basi per l’autorizzazione avallata e supportata dalle autorità cittadine di un intervento che vedrà anche sparire un significativo frammento di quanto rimasto dell’architettura storica (sebbene colpevolmente rovinato e lasciato all’incuria di questi anni) nel pieno centro di Busto Arsizio. La sparizione delle antiche palazzine che affacciano su piazza Vittorio Emanuele (che oltretutto fanno da quinta scenografica allo stesso seicentesco palazzo Marliani - Cicogna) e degli interi fabbricati che si trovano fino a via Solferino, con le sue case di origine medievale e ristrutturate nel settecento, in una delle pochissime aree dove già in passato si sono fatti ritrovamenti archeologici interessanti (capitelli medievali ad esempio) non può che definirsi un vero e proprio scempio urbanistico. Ben vengano allora tutte quelle iniziative come quella del Comitato per il Referendum promosso dalla Voce della Città che sta procedendo all’organizzazione di una raccolta firme per un referendum da sottoporre alla cittadinanza sull’argomento. La presenza dei parcheggi, tanto voluti dall’amministrazione, potrebbe senza problemi essere prevista all’esterna del nucleo storico, così come all’interno dello stesso, in particolar modo per quanto riguarda l’edilizia storica, dovrebbero essere previsti esclusivamente interventi di tipo conservativo e rispettosi delle caratteristiche storiche degli stessi edifici.
Busto Arsizio, 15.11.2007
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