CONTRO L'ARCHEOCONDONO 12-11-2004 Prof. Gerardo Pecci, Storico dell'arte.
Cari Amici di Patriomoniosos,
non posso fare a meno di prendere la parola in merito ad un atto vergognoso che non ha termini per essere definito né giustificato. Vi prego di pubblicare le mie seguenti considerazioni, perché chi ha speso una vita, e continua a farlo, per la tutela dei beni culturali non può essere beffato da un incompetente come Conte.
Vogliate, pertanto pubblicare tale mio pensiero sul Vostro sito, così come è stato fatto per altri e ben più autorevoli esperti in materia e da benemerite associazioni nazionali e internazionali che si battono per la legalità.
Noi docenti parliamo di "educazione alla legalità": cosa diremo ai nostri studenti e agli studenti che studiano "conservazione dei beni culturali": che è facile rubare le opere d'arte e che poi attraverso una irrisoria cifra il reato stesso sarebbe prescritto e che il ladro o il possessore dell'opera rubata diventerebbe "legittimo proprietario"?
Mi associo pienamente a quanto affermato dal mondo della cultura contro l'incivile emendamento proposto dal forzista (di nome e di fatto ) Gianfranco Conte, che non è degno di essere nemmeno chiamato onorevole perché molto disonorevolmente sta per far passare alla Camera un proprio emendamento alla prossima Legge Finanziaria che finisce per ledere la legittimità del diritto dei beni culturali ad essere tutelati e ad abrogare di fatto le norme che colpiscono duramente chi li detiene illegalmente.
Ora, parlare di "condono" su opere acquisite illegittimamente, perché trafugate, rubate, quindi acquisite con atto proditoriamente e volontariamente criminoso, significherebbe premiare i ladri, alla faccia delle persone oneste, alla faccia del diritto, con arroganza inaudita e con pieno disprezzo delle norme costituzionali e delle attuali leggi vigenti in materia.
Significherebbe pure sminuire il ruolo prezioso delle Forze dell'Ordine, e penso ai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale che si vedrebbero beffati da un incompetente uomo politico che propone di premiare i ladri, i ricettatori, i falsi galleristi e gli antiquari senza scrupoli.
Spero che questo emendamento non passi e che la Legge continui ad essere Legge.
Prof. Gerardo Pecci, Storico dell'arte.
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