Politiche urbanistiche sarde 24-01-2008 Gian Valerio Sanna
Parla Gian Valerio Sanna dopo le considerazioni apparse sulla Nuova Sardegna, in merito alle politiche urbanistiche, esternate dall'ex funzionario regionale Alberto Boi
1. La vigilanza urbanistica è per legge in primo luogo competenza dei Comuni e solo per alcuni aspetti di competenza della Regione.
Fino a pochi anni fa la vigilanza urbanistica della Regione ha avuto carattere esclusivamente amministrativo e con nessun rapporto con il territorio e la verifica dei luoghi, affidato invece al Corpo Forestale della Regione.
2. Con un provvedimento della Giunta (delibera n. 1/15 del 9 gennaio 2008) per la prima volta si sono istituiti Gruppi di monitoraggio territoriali in grado di integrare le funzioni della vigilanza amministrativa con quella operativa sul territorio. Si tratta di 16 Gruppi territoriali (2 per Provincia) che, composti da funzionari tecnici dell'Assessorato e da Ufficiali del Corpo Forestale, avranno come obiettivi la prevenzione e la repressione degli abusi di natura urbanistico-edilizia e paesaggistica nonché attività di supporto e collaborazione con gli Enti Locali per la più corretta applicazione delle norme di governo del territorio.
Tali Gruppi di interevento inoltre, collaborano e si integrano nelle funzioni di politica giudiziaria svolte dal Corpo Forestale.
3. Nel quadro di queste nuove attività la Regione sta provvedendo alla ricognizione puntuale delle sentenze di condanna per abusivismo edilizio passate in giudicato e non ancora eseguite, al fine di dare compimento ai procedimenti esecutivi previsti dalle sentenze. Invitiamo inoltre chi fosse a conoscenza di abusi, proliferazione di ecomostri o altre nefandezze territoriali a segnalare e specificare dove sono e in cosa consistono per non lasciare ad una facile quanto inutile generalizzazione, la credibilità di considerazioni in libertà.
4. Le scelte e le azioni poste in essere dalla Regione in questi anni non hanno precedenti e risultano imparagonabili rispetto al recente passato, per altro assai attenuato e poco valutabile a causa della sequenza dei diversi provvedimenti di condono.
Spesso giudicare oggi chi opera giornalmente alla realizzazione di difficili riforme strutturali dell'amministrazione è assai più facile che rammaricarsi per quello che non si è fatto quando si avevano e si potevano esercitare alcune responsabilità.
Se le scelte forti di oggi si volessero in qualche modo spiegare meglio basterà osservare che proprio quello che si è fatto e disfatto nell'ultimo ventennio nel territorio della Sardegna ha reso necessarie molte delle scelte di oggi.
Gian Valerio Sanna
www.gianvaleriosanna.it
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