Ambientalismo del fare: ossimoro truffaldino 25-02-2008 Rino Vaccaro
Dopo l'ossimoro della guerra umanitaria con i suoi tragici corollari ancora drammaticamente aperti oggi viene coniato un nuovo ossimoro: ambientalismo del fare
Siamo lontani anni luce da Berlinguer e dal suo progetto di società sobria e non consumista e aggiungo solidale al proprio interno e con il mondo, nel ripudio della guerra.
I contenuti del fare resi espliciti riguardano:gli inceneritori tossici ,lo spreco e devastazione ambientale della Tav o il decisionismo subalterno al militarismo Usa con il raddoppio della base militare di Vicenza ;Togliatti avrebbe detto: cupidigia di servilismo!
Dunque uno sviluppismo cieco e ottuso, il contrario della tutela ambientale.
Nella inintelligenza e nella invisibilità precipitano anche i beni culturali che richiedono anzitutto conservazione e tutela e anche valorizzazione solo se è compatibile con la tutela. Altrimenti si continuano a considerare i beni culturali e paesistici come un giacimento da sfruttare come il petrolio.
Valorizzazione e tutela non sempre coincidono e spesso confliggono ;non si può certo ad essi applicare il "ma anche"
Infine sarebbe necessario riconquistare almeno l'autonomia concettuale della cultura rispetto all'economia come ha riconosciuto la stessa corte costituzionale .
Si tratta di un compito arduo che mi auguro venga fatto proprio almeno dalla sinistra dell'arcobaleno, anche se non ne sono sicuro.
Rino Vaccaro
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