Ennesime demolizioni a Busto Arsizio 20-05-2008 Studio Torresan
“BUSTI” ADDIO!
LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO, AGLI ASSESSORI “COMPETENTI”, AGLI ANONIMI IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI CHE SI SONO PRESTATI AD UNA NUOVA SPECULAZIONE: CANCELLATO UN ALTRO ANGOLO DI STORIA TRA LARGO GIARDINO E VIA VOLTURNO (CASA REGUZZONI – CASCAMI - PRECEDENTE IL 1928)
Casualmente mi sono accorto che è in demolizione l’edificio “liberty” fronte il palazzo di giustizia. Un’altra testimonianza della cultura bustese del secolo scorso sparirà per lasciar posto ad una edilizia certamente molto meno ricca di significati. Sparisce così un altro “segnale” architettonico che ha caratterizzato la piazza del tribunale – largo Giardino, questa piazza che, seppure accentuata da discutibili interventi di nuova edilizia, era rimasta espressione di quella architettura a ville d’epoca della borghesia ed imprenditoria tessile del secolo passato, che ancora oggi caratterizza una parte del centro di Busto ed in particolare il quartiere retrostante lo stesso largo Giardino. So già che la risposta che lei sig. sindaco darà, sarà quella di lavarsene le mani, di ribaltare magari il tutto sui colleghi di giunta competenti, sulle norme di un piano regolatore defunto, sul “diritto” alla “libera speculazione” privata …. Ma, sig. sindaco, assessore, etc., guardatevi in giro nella piazza del tribunale: ci sono ben altri complessi edilizi più recenti (condomini, …) che meriterebbero di sparire e lasciar posto alla pur esile architettura che questa amministrazione ha invece condannato: e dire che in tutti questi anni, si sarebbe potuto fare molto di più per tutelare un brano del fiorente periodo del tessile bustese. E non posso che convincermi che quello che manca all’amministratore di una città che “vuole” essere importante in futuro è, se non la cultura, almeno la sensibilità ed il rispetto di un passato che quale “sindaco” lei ha il dovere di tutelare nell’interesse di tutti i cittadini bustesi. E un po’ di coraggio dovrebbe farle esprimere almeno nomi e cognomi dei responsabili: amministratori, professionisti e “imprenditori” (magari “ex tessili” e “riciclati immobiliaristi”) senza scrupoli e dei quali una città urbanisticamente povera di idee è oggi in balia.
Busto Arsizio, 19.05.2008
Dott. Arch. Paolo Torresan
BIBLIOGRAFIA:
Ugo Giammarchi Le industrie di Busto Arsizio illustrate, del 1928 (II ediz 1933). L’edificio è dunque precedente al 1928 e non un falso degli anni ’50 come qualcuno ha dichiarato.
Vi mando in allegato la pagina 183. A pagina 204, nel capitolo L'attività di Busto nei suoi diversi aspetti, si legge: Reguzzoni Giovanni & Figlio - Soc. An. - Cascami - Via Volturno.
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