Le buche fiorentine 20-07-2008 Giovanni Pirrera
Gentile Direttore, ho appreso che Firenze è rimasta semiparalizzata per una buca, siamo arrivati all’assurdo che per una semplice buca migliaia di cittadini hanno perso ore e conseguenti guadagni. Mi domando dove sono finiti i 650 collaboratori di Cioni decantati, anche per segnalare le molteplici pericolose buche; è tanto che scrivo nelle mie lettere pubblicate, che questa amministrazione pur di farci sdegnare ed educare ad non usare i nostri mezzi, ci obbliga a passare da poche strade ingombrate dai lavori della deleteria TRENIA. Nel 2006 il vice Matulli, per proteggere la nostra salute, mise in risalto che la centralina del viale Rosselli, aveva segnalato lo sforamento del limite di inquinamento per oltre le 32 volte consentite dalla legge, guarda caso però solo quella e in particolare nei giorni di tramontana o pioggia , conseguentemente programmo giorni di STOP; scrissi allora una lettera pubblicata, dove asserivo che se si menzionava solo la centralina del viale Rosselli, dove in tutte le ore e i giorni è impraticabile per il traffico e anche se non ha intoppi, ci viaggi a passo d’uomo, si doveva contrapporre tutti i giorni e soprattutto in quelli di tramontana, i dati di una centralina installata al Piazzale Michelangelo. Imperterriti si sono inventati mille motivi, pur di nascondere che siamo immessi e convogliati solo in poche strade, rese esigue quasi impraticabili per i lavori della DELETERIA, infatti è bastata una buca per bloccare l’economia e i cittadini di Firenze. Adesso cosa succederà quando nella zona Porta a Prato, ribattezzata PORTA AL PALO, apriranno nuovi cantieri, per costruire la TRANSIBERIANA, alias Tramvia? Ma ai nostri amministratori, non interessa più di tanto, anzi si inventano con una spiccata e grande fantasia, nuove zone proibite, per gabellarci, vedi le nuove ZCS e la sempre in espansione ZTL, confermata nelle nottate di maggiore afflusso in cui i cittadini dei paesi limitrofi vengono a visitarci. Ma come sono bravi, i nostri amministratori a rendere invivibile Firenze e sviluppare le MULTE GABELLE.
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