Castello monumentale di Barrea (AQ), progetto di messa in sicurezza e valorizzazione gravemente inadeguato ed invasivo 24-10-2008 Beatrice di Loreto
OGGETTO: Castello monumentale di Barrea (AQ), progetto di messa in sicurezza e valorizzazione gravemente inadeguato ed invasivo.
“Il Comune di Barrea ha approvato un progetto che prevede la realizzazione all’interno della cinta muraria del Castello di Barrea di un fabbricato destinato a sala convegni. Se tale progetto esistesse veramente, la sua attuazione produrrebbe la devastazione del monumento, oltre a costituire un gravissimo precedente”. (Avv. Fausto Corti, Italia Nostra).
Nel 2006, con un finanziamento all’interno del DOCUP ABRUZZO 2000-2006, il Comune di Barrea commissiona alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per l’Abruzzo un progetto di messa in sicurezza e valorizzazione del Castello monumentale. Il Castello è sottoposto a vincolo monumentale e ricade all’interno della zona A (centro storico) di Piano Regolatore Generale. E’ di proprietà del Comune per la quota di 575,11 millesimi a seguito della donazione da parte di privati; per i restanti 424,89 millesimi la proprietà rimane privata, ed è stata ceduta al Comune in comodato cinquantennale. Il Comune di Barrea ha approvato il progetto in palese violazione sia dei vincoli monumentali e paesaggistici, che delle indicazioni del PRG (senza peraltro informarne i comproprietari).
Il progetto prevede, oltre alla messa in sicurezza delle apparecchiature murarie (danneggiate dal terremoto del 1984), la costruzione all’interno della cinta muraria di una struttura destinata a sala conferenze, nonché di uno spazio espositivo coperto. Si fa notare che gli interventi previsti snaturano completamente il monumento: le strutture altererebbero il profilo attuale del monumento e l’intero panorama del paese (il Castello è visibile dall’intera valle e le nuove strutture ne supererebbero in altezza il profilo - vedi foto allegate, pag. 6). Inoltre sono previsti impianti di condizionamento e riscaldamento, che insieme alle strutture produrrebbero la distruzione dell’integrità del monumento. Anche i percorsi e i terrazzamenti esistenti, grazie ai quali il monumento è visitabile e fruibile, fanno parte di una unità visiva che costituisce una caratteristica fondamentale del monumento, e che verrebbe completamente distrutta nella nuova configurazione. Lo scrivente fa notare come, in una più che trentennale frequentazione del paese, mai si è sentita la necessità di una struttura con questa funzione. Tra l’altro la mancanza di uno studio approfondito del manufatto a monte del progetto (che emerge chiaramente dalla scarsa qualità e completezza degli elaborati grafici) non ha permesso la ricerca ed individuazione di soluzioni alternative, non invasive, per il soddisfacimento delle esigenze a cui intende rispondere la sala convegni. In particolare ci si riferisce alla probabile presenza di un locale coperto sotto uno dei terrazzamenti del Castello. A tutto ciò si aggiunge infine una poco condivisibile scelta di materiali: acciaio, vetro e plastica, in una zona con condizioni climatiche invernali piuttosto rigide, richiederebbero costanti interventi di manutenzione. Le doti di “trasparenza e leggerezza” dei materiali menzionate nel progetto sono totalmente vanificate dalle dimensioni eccessive delle strutture. La presunta removibilità delle strutture, garantita a parole nel progetto, ha già prodotto in ogni caso una devastazione degli spazi interni del Castello: al momento in cui si scrive è stato effettuato una sbancamento all’interno della cinta muraria e gettata una platea in calcestruzzo per la sala conferenze, con gravissima alterazione della struttura originaria. (Incidentalmente si fa notare che è stata abbattuta una quercia secolare, senza vera necessità e senza un adeguato studio preliminare, tanto che poi non è stato possibile rimuoverne l’impianto radicale.) Anche la sezione regionale di Italia Nostra si è interessata al caso, ma né questo né l’opposizione dei proprietari ha finora prodotto alcun effetto. L’unica “variante” concessa prevede che la struttura in acciaio sia non più saldata ma imbullonata, come se questo la rendesse “temporanea”. Se fino ad ora i lavori hanno riguardato solo il restauro delle murature, ora il lavoro sembra accelerare rapidamente verso la costruzione della sala conferenze (pur non essendo ancora stati effettuati numerosi interventi di consolidamento delle strutture verticali previsti nella relazione tecnica del progetto). Si prevede l’innalzamento della struttura per fine ottobre 2008.
Con la presente lettera si intende sollecitare il vostro intervento per interrompere la realizzazione del progetto di cui sopra onde evitare lo scempio del Castello di Barrea. Sarebbe opportuno far valutare agli enti preposti progetti di recupero alternativi che valorizzino il castello, mantenendone però le caratteristiche originali.
Per qualsiasi informazione:
Beatrice di Loreto via Stati Uniti d’America, 4 00196 Roma email beatricediloreto@gmail.com
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