Trenia fiorentina 13-11-2008 Giovanni Pirrera
Gentile direttore,
qualche mese fa appresi che il nuovo ponte, fatto appositamente per la Trenia, ci sarebbe costato altri 50 milioni di euro, noccioline insomma, per doverlo mettere in sicurezza, nonostante che non sia stato ancora terminata la sua costruzione. Motivo: un pilone è lesionato. Adesso leggo, nonostante che non vi siano i permessi di avvenuto collaudo, e se non saranno ottenuti, verrà comunque utilizzato (alla faccia della sicurezza dei cittadini). Mi sorge il dubbio che quelle strutture, a copertura del ponte, usate solitamente per le fiere e o per le sagre, non servano per evitare che gli operai, si bagnino quando piove (come se a Firenze diluviasse sempre), come dichiarato dai responsabili, nel posare i binari della deleteria NOVELLA TRANSIBERIANA, ma per occultare a occhi indiscreti, i lavori di ripristino del pilone pericolante. Perché sul ponte, i binari vengono montati ora, quando vi sono già in essere sia nel viale Talenti, nel viale della Cascine e a Porta a Prato, soprannominata PORTA AL PALO? Apprendo che, per evitare l’eccessivo rumore della TRENIA, quando vi passerà sopra, i binari verranno bloccati con resine, mi viene anche il dubbio che, sia una l’ennesimo costoso intervento. Infatti se raffronto i costi, fra la 2 mari, nel tratto più impervio da Siena a Grosseto, zona Terme di Petriolo, dove vi sono un Ponte di 1 chilometro megagalattico, una galleria di circa 2 chilometri e altre 2 minori, costo al chilometro 1 milione; che il nuovo traforo del monte Bianco, per la Tav, 57 chilometri costo totale quattrocentomilioni, circa 7 milioni a chilometro, e la TRENIA per la linea 1 di soli 7,5 chilometri seicentomilioni, ci costa ben 80 milioni a chilometro, ciò rafforza il mio dubbio. Ma se il ponte non sarà agibile, potremo utilizzarlo per tante manifestazioni , titolate SAGRE E FIERE DELLA TRENIA. Giovanni Pirrera Firenze
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