Un commento all'Expo milanese del 2015 01-12-2008 Leandro Janni
"NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIE PER LA VITA".
Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, quello qui riportato è l'ambizioso, aureo motto che contrassegnerà la quasi imminente, o meglio, incombente Expo milanese del 2015. Un appuntamento che, come molti segni concordi mostrano inequivocabilmente, minaccia di trasformarsi in una sterile esibizione di muscolatura "dolce", per un capitalismo globale in fatale crisi.
Tanta verbale soavità, tanta ostentata attenzione per la "sostenibilità" - ambientale, territoriale, sociale, economica, etnica, culturale, ecc., ecc. - non possono che apparire superficiali mascheramenti per un'impresa che, al di sotto della patina di una nuova coscienza ecologica, nasce oggettivamente e inesorabilmente sotto il segno della cementificazione e della infrastrutturazione forzate. Oltre che, dalla insensata celebrazione del mito della crescita illimitata, della subordinazione sistematica dell'agricoltura, e del suo territorio, alle ragioni provvisorie dell'industria e del commercio globalizzati. Insomma: italiche mistificazioni, in grande stile.
Leandro Janni
|