« Il pasticciaccio di Italia Nostra a Savona Cinque Terre. Rocce sacrificate per la “riqualificazione” 27-03-2009 Marco Preve
A Monterosso al Mare sparisce un pezzo di roccia di una delle spiagge più belle della zona. Non è un fenomeno naturale né l’azione di vandali. Semplicemente i titolari dello stabilimento Alga, concessionari di area demaniale, hanno avuto l’ autorizzazione a risistemare il chiosco. Pare che prima fosse davvero mal messo, con baracche e bagni poco eleganti. I lavori sono già a buon punto come vedete dalla foto che ho preso dal sito di news online spezzino Cronaca4. Qualcuno, qui sul blog ha sollevato qualche perplessità sul fatto che si demolisca un pezzo di scogliera (la Gaggiata la chiamano i locali) perdipiù in una zona che deve la sua fama proprio alla conservazione della natura. Insomma, la solita filosofia tanto in voga in Liguria che per riqualificare bisogna cancellare del verde o comunque cementificare. Uno dei titolari dell’Alga il signor Daniele Betta mi ha spiegato e garantito che hanno ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da ogni ente coinvolto, Comune, Regione, Provincia, Capitaneria, Soprintendenza etc, e ha aggiunto che la porzione di scoglio sacrificata è davvero modesta (ma sarebbe interessante quantificarla) ed è accaduto solo perché la precedente struttura era cementata alla parete e per rimuoverla bisognava intaccare la roccia. Certo ci si potrebbe chiedere chi in passato aveva permesso che si cementasse lo scoglio ma difficilmente si riuscirebbero ad ottenere spiegazioni. Invece sarebbe stato assai più facile al sindaco e al Comune di Monterosso rispondere alle richieste di chiarimento che ho inoltrato loro e che sono state lette visto che ho le mail di avvenuta ricezione. Ma non ho avuto nessuna risposta. Forse hanno cose più urgenti di cui occuparsi come ad esempio il parcheggio al posto dell’uliveto. |