CAMERA, RAMPELLI PROSEGUE BATTAGLIA IN DIFESA FORO ITALICO 28-04-2009 Fabio Rampelli
(9Colonne) - Roma, 28 apr - "Lo Stadio Olimpico pare destinato a trasformarsi in una sorta di cartellone pubblicitario di enorme impatto ambientale mentre, nel frattempo, i marmi ed i mosaici del Foro Italico continuano a essere lasciati nel più completo degrado". Lo denuncia il deputato del Pdl Fabio
Rampelli in una interrogazione al ministro per i Beni e le attività culturali con la quale prosegue quindi la sua battaglia in difesa del complesso monumentale del Foro Italico, oggi "chiuso al pubblico e trasformato in circolo privato", iniziata già nella veste di capogruppo di An nella Regione Lazio. Rampelli, nella sua interrogazione, ricorda che "il progetto, già finanziato, di destinare la Sala delle Armi a Museo dello Sport è stato abbandonato" e che continuano i lavori di ristrutturazione del Centrale del Foro Italico, nonostante non sia stato approvato un progetto alternativo a quello originario, oggi accantonato per la sua irrealizzabilità sotto il profilo di costi e tempi e "che tante perplessità aveva suscitato specie per il suo notevolissimo impatto ambientale". Rampelli rilancia quindi la proposta, fatta nell'estate scorsa, di spostare il nuovo Centrale del tennis, con il centro polifunzionale ad esso connesso, nella vicina area di Tor di Quinto (che definisce come "luogo simbolo del degrado urbano e dell'insicurezza" a partire dal delitto Reggiani) e di risanare, in vista delle celebrazioni del 150.mo anniversario dell'Unità nazionale, il complesso del Foro Italico "rispettando la destinazione naturale dell'intero sito" (Rampelli a tal fine ha già proposto di utilizzare gli stessi fondi destinati alle celebrazioni dell'anniversario). "L'occasione dei Mondiali di nuoto del 2009 - scrive il deputato - sembrerebbe sia destinata a diventare il pretesto per commercializzare un'altra parte del Foro Italico e, al riguardo, il nuovo progetto presentato risulta essere ancora più invasivo del precedente; in particolare, questa ulteriore proposta di cementificazione dell'area potrebbe rappresentare un'autentica breccia per un suo futuro, un gravissimo snaturamento".
|