SALVIAMO IL LAGO ALBANO 05-05-2009 Luca Nardi
Discorso di apertura per la presentazione del Gruppo Facebook “Salviamo il Lago Albano” che attualmente sta operando concretamente per la salvaguardia del bacino castellano.
Io ho una convinzione. La politica fonda le sue basi sul consenso. Il consenso lo danno i cittadini. Se i cittadini cominciassero ad unirsi ed a rivendicare i propri diritti su temi specifici, sorpassando gli steccati ideologici, assisteremmo ad una rivoluzione che potrebbe cambiare le sorti di questo paese. L’iniziativa “Salviamo il Lago Albano” nasce su Facebook ed in 2 mesi gli iscritti hanno superato le 2000 unità. Il tema è la difesa del nostro territorio, una battaglia contro lo scempio ambientale che Sta distruggendo il nostro Lago, luogo incantevole, ammirato e celebrato da Goethe e Stendhal e Culla indimenticabile di tante nostre memorie. Il livello delle acque cala progressivamente nella misura di circa 40 cm all’anno Una cementificazione costante del nostro territorio, l’abusivismo dei pozzi, l’inquinamento, la deforestazione, le frane e l’assenza di una pianificazione tesa a fermare il disastro ha determinato Una situazione ormai al collasso. A questo aggiungiamo anche la minaccia dell’inceneritore che, se realizzato, oltre a minacciare la nostra salute, necessiterebbe per il suo funzionamento di migliaia di metri cubi di acqua. Dove la preleverebbe? La prima uscita ufficiale del gruppo sarà l’incontro che si terrà il 25 Marzo ad Albano in Palazzo Savelli alle ore 18, in cui si definirà la linea e l’organizzazione e si concorderanno proposte e varie iniziative di mobilitazione. Segno distintivo di questa iniziativa sarà l’assenza di bandiere e la volontà di tutti a partecipare semplicemente da cittadini sotto una unica insegna: il nostro lago. Non daremo più deleghe in bianco, non vogliamo restare immobili dinanzi alla devastazione della nostra terra, dei nostri boschi e delle nostre acque. Se saremo in tanti e soprattutto uniti, i nostri rappresentanti dovranno ascoltarci e saranno obbligati a fermare questa vergogna.
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