Musei, disinteresse e digiuni 25-05-2009 Francesco Floccia
Il leader del Partito radicale sta in queste ore digiunando perché solo il 3% degli Italiani sa che la sua lista si presenta alle prossime elezioni europee; il parroco di Campigo nel trevigiano, constatando la scarsa affluenza di fedeli nella sua chiesa, “è preoccupato in particolare per i giovani, i quali dimostrano sempre meno interesse per la religione” e così ha digiunato per tre giorni (v. “Oggi Treviso”, 7-mag-2009, “www.oggitreviso.it”). In “www.fondazioneitaliani.it,: ‘Scuola, studenti italiani in gita ultimi in Europa per interesse musei’”, aggiornata al 19/4/2009, si legge la notizia che “Se gli studenti spagnoli (31%) risultano essere i primi della classe in fatto di interesse per la cultura, i ragazzi italiani arrivano ultimi con il 3% delle segnalazioni”. Ma non solo: “Alla domanda sul perché preferiscano la movida delle altre capitali europee ai nostri monumenti, i ragaz zi hanno risposto evidenziando un sostanziale pregiudizio verso la visita al museo o al sito archeologico, poiché percepiti dal 37% del campione come noiosi e poco stimolanti”. A quanto pare idee politiche a prevalente connotazione filosofico/idealista, religioni officiate, conoscenze artistico-museali non godono, almeno in Italia, di diffuso gradimento. Però un prete e un politico vedono nel digiuno dimostrativo un atto capace di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica contro la noia e l’indifferenza. Per i nostri studenti che solo al 3% entrano volentieri in un museo chi farà, nel campo della cultura, un digiuno dimostrativo che li stimoli così a dedicarsi più all’arte che alla movida? 21/5/2009 Francesco Floccia |