Biblioteca Sormani e Castello: biblioteche milanesi a pezzi 10-07-2009 Monica Naldi
Due biblioteche milanesi, la civica centrale Sormani e la biblioteca d'arte del Castello, meritano l'attenzione di tutti gli studiosi per il progressivo deterioramento del servizio.
La biblioteca d'arte è stata divisa in due, spostando l'emeroteca in un'altra sede. Ci sono previsioni di riunire i materiali in una grandiosa biblioteca d'arte unica, fra l'altro azzerando definitivamete un'esemplare situazione storica e di sinergie culturali, come la vicinanza della biblioteca con i musei del Castello, la civica raccolta delle stampe Bertarelli, e altri archivi e biblioteche. Da alcune settimane, inoltre, si può accedere all'emeroteca solo su appuntamento e solo un giorno alla settimana.
Quanto alla Sormani, è un importante patrimonio che perde via via pezzi costati anni di lavoro e denaro pubblico. Un esempio: anni fa è stato asportato il catalogo centrale cartaceo delle biblioteche lombarde, a tutt'oggi scomparso. Motivo: tanto c'è l'OPAC. Quantità ingenti di periodici sono state a poco a poco spostate in una sede decentrata, per la quale bisogna chiedere appuntamento. Sul resto si procede alla sostituzione con obsoleti microfilm. Molti volumi sono stati tolti dalla consultazione e ormai a scaffale resistono poche enciclopedie e dizionari. Last but not least, poche settimane fa il prezioso catalogo cartaceo con spoglio degli articoli dei periodici è stato rimosso, fra lo stupore degli stessi bibliotecari. Ecco la risposta della funzionaria al mio reclamo:
"il catalogo di spoglio soggetti periodici della Biblioteca Comunale Centrale di Milano, che conta circa 1.500.000 schede, è stato completamente digitalizzato grazie all’ausilio di una ditta specializzata aumentando notevolmente le potenzialità del catalogo stesso. Attualmente è possibile consultare il catalogo di spoglio, in formato digitale, solo rivolgendosi agli addetti di tutti gli uffici consulenza della Biblioteca. E' tuttavia allo studio la possibilità di rendere accessibile tale versione del catalogo presso le nostre postazioni OPAC a disposizione del pubblico..."
"Gli addetti di tutti gli uffici ecc." sono a quanto pare un paio e hanno ben altro da fare! Nel fattempo, giganteschi e costosi catafalchi lignei sono stati posti con effetto posticcio a far bella mostra di sé nell'ingresso e nella prima sala, forse per celare la scarsa manutenzione di tutto il resto della struttura. Dulcis in fundo, la Sormani è stata privata, sempre un paio di settimane fa, del suo punto ristoro con le macchinette per caffè, bevande e spuntini, “per motivi di ordine pubblico”.
Ecco a chi chiedere indietro il caffè, l'attenzione per la cultura, il catalogo di spoglio periodici e l'emeroteca della biblioteca d'arte:
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