Ambiente. La scommessa: tenere assieme ambiente e sviluppo 17-09-2009 Renzo Marrucci
Nel caso di Volterra questo sarebbe determinante e Salvatore Settis potrebbe venire a vedere e a studiare come si emargina un Centro Storico ed il suo territorio… Cosa si intende per ambiente se non il risultato di tutto ciò che avviene rispetto alla realtà dell’uomo nel suo insediamento territoriale, nell’ambito della sua organizzazione sociale ed umana ? Della sua necessità di organizzarsi e sviluppare le sue attività? Se la materia urbanistica cerca di studiare l’organizzazione dell’uomo sul territorio, nelle sue formazioni abitative e produttive ecc… non sarà in forte sincronia con la formazione dell’ambiente che l’uomo ha bisogno di organizzare e rendere compa tibile alla propria necessità di vita? Se tutto questo è vero, come sarà possibile operare fantomatiche scissioni o separazioni strumentali sulla materia ambiente, di cui abbiamo visto quali forti componenti primarie ne caratterizzano il concetto proprio, nelle sue relazioni di aderenza al territorio in rapporto all’uomo e alla sua capacità organizzativa di vita, di socialità e di sviluppo Il concetto di ambiente a cui oggi è necessario riferirsi è più importante di quello enunciato nell’articolo 9 della Costituzione Italiana. All’assessore Conti: “ sfido S. Settis a trovare un solo punto all’interno delle leggi regionali toscane, in cui si permetta di agire in deroga al codice del paesaggio che si tratti di ulivi umbri, dei dolci profili toscani o altro.” Si può dire che tanta sicurezza nel controllo deve essere espressa bene, perché come può spiegare l’ Assessore Conti, l’abbattimento acritico dei Leccetti volterrani, in borgo S. Giusto a Volterra? E’ un po’ come chiedere quanti barili d’acqua contiene il mare? E’ sicuro di avere un controllo della situazione così capillare e sereno? Oppure non si accorge semplicemente… Se poi vogliamo ragionare sul rapporto tra ambiente e sviluppo, allora si dovrà ammettere che non di scommessa si tratta, ma di un preciso impegno e dovere alla luce della realtà odierna, essendo ormai chiarito il significato del concetto di Ambiente. Di fatto, oggi appare impossibile per chi voglia amministrare seriamente una realtà urbana, operare scissioni nelle competenze della gestione e nel controllo, se non a scapito della visione complessiva e contestuale a cui la materia è legata. Per squilibrare un territorio e causarne la morte bastano alcune scelte peculiari e credo che l’assessore Conti ne sappia qualcosa, rispetto alla realtà volterrana e al suo territorio lasciato a sé stesso, proprio da decisioni che sembra vogliano progettarne l’asfissia, più che proporre scommesse… Detto questo, si comprende come non sia possibile considerare l’ambiente sotto forma di tecnicismi funzionali specialistici ma solo attraverso una visione integrata di ciò che questa realtà esprime nel suo complesso fondamentale. Solo in un secon do tempo sarà possibile e auspicabile applicare controlli e azioni specialistiche mirate, in modo tale da rientrare sempre in una visione rapportabile alle materie che trattano il territorio nella sua globalità. Ci sono quindi molti aspetti che devono essere osservati all’interno di una chiara collegialità di interessi e di riflessioni, che implicano e legano la progettazione architettonica a quella urbanistica alle valenze storiche e culturali economiche e naturalistiche e, tutte insieme, formano il complesso delle competenze che consentono alla materia ambientale di essere coerentemente espressa e di assicurare la pianificazione ed il controllo dell’ attività urbana, che trova nella città e nella sua estensione territoriale le proprie fondamentali coordinate vitali di sviluppo. L’ambiente è territorio e città, architettura e luogo, natura e storia… quindi esprime una fondamentale efficiente e attuale concezione della città. Ciò indica come nella gestione di una realtà urbana e territoriale, piccola o grande che sia, non sia possibile scindere e separare le responsabilità amministrative di controllo e programmazione, senza la garanzia di una efficiente e responsabile coordinazione. Tutto converge e tutto forma nella città, il luogo dell’insediamento umano inteso come nucleo di sviluppo e crescita della vita cittadina, la cui controllata e sapiente organizzazione porta ad assicurare il rapporto sicurezza e vivibilità, quindi sviluppo. In definitiva in un centro storico dell’importanza di Volterra si dovrebbe tendere a formare e difendere l’ambiente nel quale si forma il cittadino e dove si è concretizzata tanta parte della storia dell’uomo e di un’ identità che appartiene al cuore antico e vivo della Toscana. Come si restaurano i monumenti, si deve osser vare e valorizzare una realtà che è ambiente per eccellenza e radice profonda di origine e cultura. TENERE ASSIEME AMBIENTE E SVILUPPO è possibile, ed è oggi indispensabile segno di una concezione evoluta dell’amministrazione della città e del territorio. Non si capisce come potrebbe essere altrimenti. |