Appello relativo al vincolo dellAgro romano zona Laurentina Ardeatina 16-11-2009 Silvio Talarico (Coordinamento Comitati Associazioni)
Da lunghi anni associazioni e comitati locali, riunitisi in un coordinamento, si sono battutti per tutelare ciò che resta della Campagna Romana. Chi scrive, rappresentando quel coordinamento, ha prodotto alla Soprintendenza la documentazione per apporre, ai sensi del Codice Urbani, la tutela monumentale sulle Torri dellAgro, e su altri Beni giunti ai giorni nostri come testimonianza storica e architettonica. Un Patrimonio ricadente per ampi tratti su suoli pubblici e quindi da vincolare ope legis. Peccato che le istruttorie per vincolare tutti questi monumenti si fossero misteriosamente bloccate, ad eccezione di qualche manufatto privato tipo ex case cantoniere. E il caso di Tor Pagnotta, territorio sul quale, purtroppo, hanno allungato le mani i più noti impresari romani. E così capita che il vincolo tuteli la casa cantoniera ma non la Torre, la Chiesa Medievale o i Casali di Bonifica e colonizzazione dellAgro che sorgono a poche centinaia di metri. Con le debite propo rzioni, è come se si vincolasse un muro a Colle Oppio ma non il Colosseo. Prodotta la richiesta, lallora Direttore regionale, Prosperetti, incaricò dellistruttoria l architetto Gnarra, il quale, dopo una approfondita istruttoria supportata da una serie di sopralluoghi, una adeguata documentazione e centinaia di foto, rilevava che ai sensi del Codice Urbani doveva essere applicato sui Beni un vincolo monumentale indiretto, che avrebbe dovuto proteggere tutta larea circostante inedificata. Dopo un accesso agli atti però di tutta quella documentazione non ci stava traccia e da una comunicazione pervenutami mi si informava che la Torre e la CHiesa erano vincolati ope legis, mentre i casali venivano inseriti in una zona di protezione paesaggistica. La differenza non è da poco: con la protezione monumentale sarebbe diventato praticamente imposssibile costruire la lottizzazione Tor Pagnotta 2 (Caltagirone e soci). IL Vincolo prodotto sullAgro zona Laurentina Ardeatina, esclude chirurgicamente larea della lottizzazione Tor Pagnotta 2 ed ad un esame approfondito risulta unaccozzaglia del tipo copia e incolla di vecchie carte. Lultima speranza è che Bondi e Berlusconi intendano far rispettare il Codice Urbani o che la Magistratura intervenga per tutelare quello che avevamo richiesto diventasse un corridoio protetto tra il Parco di Decima Malafede e quello dellAppia Antica, In tempi di crollo dell edilizia e decollo degli alimentari non sarebe male recuperare lAgro Romano alle aziende agricole e al Turismo. Lanciamo una petizione su Internet per la tutela dellAgro Romano, chiedendo che diventi Bene protetto. Riguardo i presunti danni economici dle vincolo ci preme evidenziare che creare un corridoio protetto tra il parco di Decima Malafede e quello dell'Appia Antica caratterizzato da scorci paesaggistici di incomparabile bellezza, Torri e Chiese e campi fortificati medievali, da valorizzare turisticamente, e recuperare i Casali di Bonifica dell'Agro ll'uso agricolo Antica significa creare un potenziale di entrata economica per la città e posti di lavoro ben più stabili di quelli che possono offire un paio di anni di cementificazioni, che distruggerebbero per sempre un Patrimonio di inestimabile valore. A Roma ci sono 200.000 appartamenti sfitti (dati Eurispes) in zone semicentrali, mentre la necessità abittaiva coinvolge non più di 50.000 persone (dati Comune di Roma): che senso ha costruire altri 70 milioni di metri cubi (case per 600.000 abitanti, che equivalgono alla popolazione dlel'Umbria o alla città di Genova) di case al 99% private con un miserrimo 1% di edilizia popolare (la Legge ne prevederebbe tra il 40 ed il 70 %) consumenso inutilmente suolo pregiato, e immobilizzando ancor più la viabilità (le cubature arrivano ma non le strade nè soprattutto i prolungamenti delle Metropolitane)? |