ELAZIONE NUCLEO CC TUTELA -Palazzo Litta - 4 febbraio 2010 - Attività Nucleo CC Tutela Patrimonio Culturale di Monza 04-02-2010 Andrea Lari
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale - Nucleo di Monza - Viale Brianza, 2 - Villa Reale tel. 039/2303997 – 039/2300741 fax 039/2304606 (e-mail: tpcmznu@carabinieri.it)
ATTIVITA’ OPERATIVA 2009
1. GENERALITA’
La Regione Lombardia costituisce territorio-ponte rispetto al cuore economico finanziario della Comunità Europea con una spiccata propensione allo scambio commerciale e culturale di respiro internazionale. In Regione sono presenti i più importanti scali aeroportuali internazionali del Nord Italia e le frontiere terrestri con la Svizzera, nazione con la quale l’Italia ha solo recentemente stipulato trattati bilaterali per il rientro, in regime di reciprocità, dei beni culturali illecitamente esportati ed oggetto di fattispecie penali riconosciute. In tale ottica non è infrequente constatare come i reati concernenti le opere d’arte e i beni culturali concorrano con fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione e leggi speciali doganali e fiscali (Es. contrabbando di reperti archeologici provenienti prevalentemente dall’area dello Scudo centrale asiatico, Medio Oriente e Sud-America, riciclaggio denaro provento di altri reati di natura fiscale, mancata osservanza dei vincoli da parte degli enti locali, omissioni o abusi di atti d’ufficio legati alle prescrizioni di tutela diretta o indiretta). È altresì frequente l’esportazione illecita di opere d’arte, mentre il reato più perseguito è la ricettazione, per lo più commessa da collezionisti, mercanti d’arte ed antiquari spesso con la presenza di intermediari, veri faccendieri, ben inseriti nel settore. Nel corso del 2009, anno del “Quarantennale del Comando Carabinieri T.P.C.”, le attività si sono concentrate, in particolare, nel rintraccio e recupero di importanti opere d’arte compendio di furti anche lontani nel tempo, riprendendo il filo di indagini anche datate. Il reato di contraffazione di opere d’arte è parimenti presente nelle attività d’indagine condotte da questo Nucleo.
a) Furti (Dati SED) I furti denunciati nell’anno 2009 sono stati 106, un calo complessivo di 28 rispetto allo scorso anno 2008. Obiettivi principali sono stati: enti pubblici (6 furti), chiese (40 furti), privati (58 furti), musei (2 furti).
FURTILOMBARDIA 2008 2009 134 106
FURTILOMBARDIA 2009 MUSEI 2 ENTI PUBBLICI 6 CHIESE 40 PRIVATI 58 TOTALE 106
Le province più colpite risultano essere: Milano, Brescia, Bergamo e Cremona, in particolare privati e chiese delle Alpi e Prealpi lombarde. Tipologie di oggetti maggiormente trafugati sono: dipinti, sculture (in particolare lignee),ebanisteria nonchè beni librari e archivistici
FURTI IN LOMBARDIA SUDDIVISI PER PROVINCIA
FURTI NELLE PROVINCIE LOMBARDE SUDDIVISI PER TIPOLOGIA
OGGETTI TRAFUGATI SUDDIVISI PER MATERIA ARMI ARTISTICHE 0 ARTE TESSILE 13 BENI LIBRARI 95 EBANISTERIA 146 FILATELIA 0 GRAFICA 21 MISCELLANEA 189 NUMISMATICA 0 OGGETTI CHIESASTICI 64 OREFICERIA 1 OROLOGI 16 PITTURA 207 REPERTI ARCHEOLOGICI 1 SCULTURA 193 STRUMENTI MUSICALI 0 VASELLAME 59 TOTALE 1005
Dall’analisi si constata pertanto il trend tendente al decremento del fenomeno legato a più fattori: - costante attività di sensibilizzazione pubblica, (Diocesi, Scuole, Fondazioni, Associazioni di Categoria, Enti Locali e privati); - congiuntura economica (minore domanda quindi minore offerta criminale); - maggiore presenza di tecnologia per la sicurezza; - presenza di rappresentante del Nucleo CC TPC all’interno della Commissione Regionale per l’accreditamento museale (controllo e verifica dello status giuridico dei beni d’arte oggetto di acquisizioni e/o donazioni) - attività di catalogazione di enti e istituti ecclesiastici in costante aumento.
b) Scavi clandestini Nell’anno 2009 il fenomeno non è stato riscontrato nell’area Lombarda. Si rimane tuttavia in stretto contatto con tutti i funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Milano, competente per territorio. Aree di interesse operativo per la specifica problematica comunque risultano, da sempre, essere quelle della Lomellina Pavese e dei dintorni di Lodi Vecchia, zone a coltivazione stagionale ed a risaia, costituenti cosiddetta “riserva archeologica”.
2. ATTIVITA’ OPERATIVA DEL NUCLEO TPC DI MONZA (MB)
L’attività operativa dell’anno 2009 ha visto i Carabinieri del Nucleo T.P.C. di Monza deferire in stato di libertà nr. 73 individui e procedere ad 1 arresto. Sono stati sequestrati e recuperati complessivamente nr. 879 opere d’arte e beni culturali (in particolare nr. 321 archeologia, nr. 217 paleontologia, nr. 301 antiquariali, archivistici e librari e nr. 40 falsi). L’importo complessivo dei valori dei beni culturali recuperati e sottratti al mercato illecito è il seguente: Euro 4.853.000. complessivi per i beni archivistici, antiquariali ed archeologici; Euro 10.043.000 per quelli risultati contraffatti e falsificati. Le attività d’indagine sono state coordinate da varie Procure della Repubblica lombarde e del territorio nazionale nonchè dalla D.D.A. di Milano. La collaborazione e la cooperazione con i Reparti territoriali e specializzati dell’Arma dei Carabinieri nonché delle altre FF.PP. è stata piena e fattiva.
3. CONSIDERAZIONI
a) archeologia e paleontologia
Nel decorso 2009 i risultati di mirate attività di indagine ed i conseguenti sequestri e recuperi di beni archeologici provenienti dall’estero, hanno dato conferma di un fenomeno, quello del contrabbando e ricettazione di beni culturali provenienti da Paesi stranieri, in costante e notevole crescita. La Regione Lombardia, in tal senso, è crocevia delle rotte internazionali dell’illecito: essa rappresenta non solo terra di transito ma anche di destinazione definitiva. I numerosi, notevoli ed economicamente rilevanti beni di natura archeologica esteri, sequestrati dai Carabinieri del Nucleo di Monza, sono sempre più oggetto di illecita acquisizione da parte di mercanti e collezionisti senza scrupoli, movimentati da intermediari e faccendieri di livello internazionale, avvalendosi anche di soggetti ben inseriti nel settore dell’arte e case d’asta compiacenti. Va inoltre aggiunto che tali beni culturali provenienti dall’estero hanno anche consentito operazioni non trasparenti di movimentazione di capitali ed in ultima istanza il concretizzarsi del reato di riciclaggio attraverso più passaggi di compravendita. Le rotte dell’illecito, evidenziate nell’anno 2009 sono state le seguenti: 1. beni culturali di natura archeologica provenienti dallo Scudo centrale asiatico e Medio Oriente; 2. beni culturali di natura archeologica provenienti dalla Cina; 3. beni culturali di natura archeologica provenienti dal Sud America . Stretti e costanti sono i contatti con tutte le dogane terrestri ed aeroportuali presenti in Lombardia ed in Nord Italia; efficace e particolarmente apprezzato è il rapporto con il Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma, che fornisce il supporto tecnico scientifico alle indagini. Nell’anno 2009 questo Nucleo ha proseguito le attività di indagine finalizzate al contrasto del fenomeno poco conosciuto e perseguito della illecita detenzione e commercializzazione di materiale paleontologico.
b) antiquariato, beni librari ed archivistici
Nell’anno 2009 il settore è stato monitorato con una costante attività di sensibilizzazione pubblica, in particolar modo nei confronti di Diocesi, Fondazioni, Associazioni di Categoria, Enti Locali e privati. I militari del Nucleo di Monza hanno iniziato e condotto a termine nell’anno importanti attività di indagine, concentrando, come citato, gli sforzi operativi sulla ricerca dei più importanti beni culturali trafugati in Lombardia , soprattutto ecclesiastici, di rilevante significato e valore storico-culturale-artistico. In particolare sono da segnalare: 1) il recupero di un dipinto saccheggiato in Lastra Signa dai nazisti durante la II° Guerra Mondiale, “Figura femminile “ di Justus Sustermans, restituito alla Diocesi di Assisi ; 2) il recupero in Maastricht (NL) del notevole dipinto di Giorgio Morandi ; “ Natura morta con bottiglie”, trafugato in Milano ai danni di privato in data 15 agosto 1972 ed inserito nel Bollettino delle opere d’arte da ricercare , n.21,pag.176; 3) il recupero del dipinto dal titolo “ Il suicidio di Lucrezia” opera di Lucas Cranach, compendio di rapina a mano armata nei confronti di privato, perpetrata in Palermo in data 30 settembre 1989; 4) il recupero di importante dipinto opera maestro Giacomo Parolini ( 1663-1733) trafugato da Basilica Santa Maria in Vado (FE) 26 aprile 1994 ( inserito nel Bollettino delle opere arte da ricercare, n.17 pag. 81); 5) il recupero di importante dipinto opera maestro Giovanni Battista Discepoli detto “Zoppo di Lugano “ (1595-1654) trafugato da Castello Durini , immobile dichiarato “Monumento Nazionale” in data 23 giugno 1984 ( inserito nel sito Arma Carabinieri dei beni culturali illecitamente sottratti da ricercare). Per quanto concerne il settore dei beni librari ed archivistici, lo stesso è stato costantemente monitorato, così da ottenere il sequestro ed il recupero di centinaia di beni, trafugati dagli Archivi di Stato ed ecclesiastici della Lombardia.
c) contraffazione e falsificazione
Il Nucleo nell’anno 2009 ha continuato a concentrare le sue attività d’indagine sulle opere falsificate e contraffatte di alcuni artisti importanti che costituiscono una buona fetta di mercato dell’arte contemporanea italiana ed internazionale individuando e riuscendo così a sottrarre dal mercato lecito opere “asseritamente” uniche, già presenti nel circuito dei passaggi di compravendita per valori di milioni di Euro. Gli esiti delle numerose indagini svolte, i dati statistici pervenuti e le acquisizioni informative confermano che la specifica attività criminosa è in continua espansione, per una concomitante serie di cause, alcune di carattere “tecnico”, concernenti in particolare le modalità di riproduzione seriale proprie dell’arte contemporanea, altre connesse con la congiuntura economica, che spinge gli acquirenti di opere d’arte a investire risorse rivolgendosi a un mercato talvolta “disinvolto”, altre ricollegabili a debolezze intrinseche del circuito artistico-commerciale. In particolare, l’analisi qualitativa evidenzia un’amplissima diffusione del fenomeno soprattutto per l’arte contemporanea (scultura, grafica, pittura), pur con una netta ripresa dell’attività anche in campo archeologico. Nello specifico settore il Comando CC TPC ha perciò affinato l’attività di contrasto, continuando a rivolgere l’attenzione non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione.
e) tutela siti UNESCO e di interesse storico-culturale
Costante è stato il controllo ed il monitoraggio dei siti Unesco presenti in Regione Lombardia, condotto anche grazie all’ausilio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio (BG). In merito non sono state rilevate situazioni particolari. Alla stessa stregua è importante segnalare la collaborazione con il Museo della 1° Guerra Mondiale di “Temù e Colico” finalizzata al controllo dei siti storici e delle trincee di alta quota della Grande Guerra, testimonianze di immani sacrifici e di elevati valori: grazie a tale collaborazione,ed all’intervento ed alla sensibilità della Regione Lombardia si è arrivati in data 4 novembre 2008 alla approvazione della prima legge regionale di tutela e valorizzazione dei siti della “ Grande Guerra”.
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