Protezione Civile al Lido di Venezia 16-02-2010 Cristina Romieri
Le sconvolgenti e squallide notizie di questi giorni relative all’inchiesta sulla Protezione Civile, che coinvolge pesantemente anche il Lido di Venezia, non può che far aumentare ancora di più l’indignazione per il commissariamento in atto nell’isola. L’ordinanza del 2009 del Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi, orgogliosamente rivendicata dal Sindaco Cacciari, concede infatti al Commissario della Protezione Civile ampi poteri non solo per la realizzazione del Palazzo del Cinema (opera inserita nelle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, contestata sia per il luogo scelto con l’abbattimento di una pineta e di parte di un parco vincolato e sia per l’operazione finanziaria di vendita dell’Ospedale al Mare ad una società immobiliare per il reperimento di gran parte dei fondi), ma anche per diversi interventi di “valorizzazione” di pesante impatto, realizzati per lo più da questa stessa impresa privata acquirente anche di vari altri immobili e complessi (dal Forte di Malamocco ai due più importanti alberghi con relative spiagge). Tale assurdo commissariamento (dove sta l’emergenza e l’urgenza, abitualmente usate per eventi quali le calamità naturali?) scavalca non soltanto il necessario dibattito nelle sedi istituzionali (Municipalità e Consiglio Comunale) ma anche le autorizzazioni di rito, comprese quelle della Commissione di Salvaguardia istituita ai sensi della Legge Speciale per Venezia. Con la scusa di accelerare le procedure, si esulano i normali controlli, sveltendo ma rischiando arbìtri e illeciti (vedi le proteste anche dello stesso PD contro il progetto di trasformare la Protezione Civile in una s.p.a. controllata dalla Presidenza del Consiglio di Ministri). Mi auguro che la Magistratura faccia chiarezza, con il dispiacere di leggere che c’è anche chi ritiene normali -con tutte le povertà che ci sono- le cene all’Harry’s Bar degli allegri e cinici funzionari della Protezione Civile, pagate dal Ministero e quindi dalla collettività.
Venezia Lido, 13 febbraio 2010
Cristina Romieri – A.V.I. Venezia –
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