Ravenna: gestione dei monumenti e bandi di gara 23-09-2010 Ercole Noto
Ravenna, 21 settembre 2010 Ancisi: "Servizi aggiuntivi sospesi e dipendenti a casa in tre importanti monumenti" lunedì 20 settembre 2010 [da 'ravennanotizie.it'] "I servizi turistici aggiuntivi di tre importanti monumenti ravennati di proprietà dello Stato, Sant'Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Museo nazionale, rischiano di subire una lunga interruzione", afferma il capogruppo di Lista per Ravenna in cosnsiglio comunale, Alvaro Ancisi. "Scade il 30 settembre prossimo - spiega l'esponente politico - l'affidamento in concessione di questi servizi alla società Nova Musa, che li aveva in gestione da 12 anni. È stato emesso dalla Direzione regionale dei beni culturali il bando pubblico per la scelta del nuovo concessionario, la cui conclusione richiederà però diversi mesi, che potrebbero allungarsi indefinitamente nel caso ci siano ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale contro la graduatoria che ne uscirà. Questa ipotesi non è da scartare. La competizione tra i concorrenti sarà per lo meno vivace, non fosse altro perché sarà in gara anche una società commerciale appositamente costituita dalla Fondazione RavennAntica, col beneplacito della Giunta comunale di Ravenna, intenzionata a soppiantare l'attuale concessionario, a sua volta intenzionato a non cedere il passo. Il bando emesso denuncia un'incongruenza e un aspetto problematico: 1) avrebbe dovuto essere pubblicato con largo anticipo sulla scadenza del contratto in essere, in modo che il vincitore potesse subentrare immediatamente; 2) non prevede la clausola sociale dell'obbligo per l'eventuale nuovo concessionario di assumere gli attuali 15 dipendenti, di cui 12 a tempo indeterminato in servizio da dodici anni e 3 a part-time: stupisce, al riguardo, che ad un ente pubblico sia concesso, sindacalmente, di ignorare i diritti morali di un congruo numero di lavoratori, con famiglia a carico e non più giovani, che, se dipendessero da una piccola fabbrica privata, sarebbero oggetto di preventive levate di scudi. Dal punto di vista degli interessi pubblici generali, il danno grave sarebbe l'interruzione dei servizi connessi alla fruizione turistica dei monumenti in questione. In mancanza di un accordo, tuttora inesistente, con la società Nova Musa, perché accetti una proroga del contratto di concessione fino al subentro dell'eventuale nuovo concessionario, rimarrebbe in funzione solo il servizio di biglietteria e non anche l'offerta dei servizi commerciali connessi alle visite (vendita di libri e souvenir, visite guidate, ecc.). Un taglio inspiegabile e non certo apprezzabile per i turisti, in una città autocandidata a Capitale europea della Cultura. È dunque indispensabile che si arrivi, al più presto, e cioè entro il 30 settembre ad un accordo, che tenga ovviamente conto delle giuste esigenze di ciascuna parte. Almeno a posteriori, il "salvataggio" dei dipendenti attuali dovrà essere perseguito con forza". |