Atlante topografico informativo della città di Nola Maria Carmela Polisi (mcpolisi@tiscali.it) Conservazione dei Beni Culturali, Archeologico Relatori: Stefania Quilici Gigli
Topografia e GIS
Questo progetto di tesi ha avuto come presupposto, la realizzazione di un GIS archeologico. Il lavoro è stato strutturato in diversi momenti. La prima fase della tesi si è concentrata sull’analisi geomorfologia del territorio interessato, tenendo conto dei condizionamenti che possono derivare dalla morfologia e dalla geologia del sito al fine di comprendere i motivi che hanno spinto gli antichi abitanti di questo territorio a sceglierlo da più di 4000 anni, com’è testimoniato dall’evidenza archeologica. Nella seconda fase ha concentrato l’attenzione sullo studio delle fonti letterarie ed epigrafiche che hanno notevolmente contribuito all’analisi storico – archeologica dell’area, partendo dal testo del nolano Ambrogio Leone risalente al 1514, fino ai nostri giorni, con le opere di Donceel e Bonghi Jovino. La terza fase è stata indirizzata nella raccolta dei dati disponibili, relativi alle scoperte avvenute nella città e dei resti ancora riconoscibili. Lo studio si propone come limiti cronologici il periodo compreso tra l’età del Bronzo antico, quando compaiono i segni di un insediamento stabile ad Ovest della città, e lo sviluppo del territorio in epoca imperiale . La complessità della raccolta dei dati è provata dal fatto che la città di Nola presenta una storia delle scoperte archeologiche molto antica, risalente alla metà del 1500, e che è proseguita ininterrottamente fino ai nostri giorni, tant’è che molti siti risultano ancora non pubblicati. Si è proseguito comunque nell’operare una lettura complessiva dei dati, tenendo conto delle diverse epoche storiche che si susseguono nel territorio, dei limiti che spesso derivano da pochi ritrovamenti, come per esempio per l’età del ferro e arcaica, dalla morfologia del terreno, e dai rinvenimenti archeologici dei paesi limitrofi che spesso indicano i limiti urbani del nolano . La lettura dei dati archeologici e letterari raccolti, ha così permesso di condurre una ricostruzione topografica e di poter comprendere gli spostamenti e le evoluzioni della città di Nola. La quarta fase ha visto la realizzazione del progetto GIS diviso in due viste : 1-Carta archeologica ( fig. 1); 2- Carta di fase ( fig. 2 ). La divisione in due viste è stata scelta per consentire una più facile lettura dell’evidenza archeologica sia nel complesso, cioè prendendo in considerazione tutti i rinvenimenti dell’area e creando in questo modo una carta archeologica, sia dividendo i siti in base alle fasi storiche : Età del Bronzo, Età del ferro e arcaica, Età repubblicana e infine, Età imperiale. Ciò ha consentito di effettuare uno studio topografico della città, e di osservare le mutazioni urbane che si sono succedute nel corso dei secoli e , analizzando i resti all’esterno del circuito urbano, comprenderne i limiti territoriali.
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