La Chiesa di San Frediano a Pisa Maura Beghè (maura1974@hotmail.com) Università degli Studi di Pisa Conservazione dei Beni Culturali, Storico artistico Relatori: Prof. Piero Pierotti
Maura Beghè, Chiesa di San Frediano, restauro lapideo, laser, Pisa
L’idea della stesura di questa tesi è nata dal mio interesse per il restauro che negli anni mi ha portato a frequentare corsi di formazione e ad indirizzare il mio percorso di studi sulla conservazione e storia del restauro architettonico. La chiesa di San Frediano si è presentata come l’argomento più adatto in quanto, dall’anno 2000, interventi di restauro hanno interessato la facciata, coinvolta in un progetto pilota per la pulitura dei marmi e delle pietre con la innovativa tecnica del Laser Nd Yag che sono proseguiti fino all’anno in corso. Nel 2001 ho iniziato a lavorare come operatore per il restauro di materiale lapideo nella Restauro Italia ditta incaricata dei lavori, e in questa veste ho avuto l’opportunità di osservare da vicino le problematiche che la facciata della chiesa presentava e di contribuire al suo risanamento. La mia esperienza lavorativa, che si è interrotta per terminare gli esami universitari, è ripresa poi nel 2003 per i lavori riguardanti l’interno del complesso. Il lavoro di ricerca del materiale riguardante la chiesa di San Frediano è stato abbastanza complesso, soprattutto a causa della grande dispersione del materiale, dato che questo edificio di culto è passato nel tempo sotto diversi ordini religiosi. Per gli aspetti storici mi sono rivolta all’ Archivio di Stato, a quello Arcivescovile, alla biblioteca del Seminario di Santa Caterina, alla biblioteca Universitaria, all’archivio della Soprintendenza, soffermandomi all’esame attento ed organico di manoscritti e testi riguardanti la storia di Pisa, e raccogliendo il maggior numero di notizie relative a questo antico luogo di culto. Per gli aspetti inerenti i tanti interventi di restauro subiti dalla chiesa, mi sono recata presso gli Archivi del Genio Civile responsabile dei lavori del dopoguerra e a quello del Comune di Pisa; per la ricerca fotografica ho consultato l’archivio Alinari di Firenze. Mi sono avvalsa di computer portatile e di macchina digitale per ottenere le immagini e tutto il materiale riguardante San Frediano riunito in modo organico su un mezzo multimediale facilmente consultabile. Per la struttura della tesi sono partita dall’analisi storica dove ho trattato delle origini comuni della chiesa e dell’ ospizio e dei fatti salienti che si possono riassumere a mio avviso in tre tappe fondamentali; queste sono l’appartenenza di San Frediano ai Camaldolesi, il passaggio ai Barnabiti e l’incendio del 9 novembre 1675 che hanno profondamente mutato la struttura romanica originaria della chiesa. La seconda parte della tesi è finalizzata allo studio delle strutture della chiesa, alla descrizione delle opere artistiche ivi contenute e all’analisi delle modifiche subite dalla chiesa nel corso dei secoli, con particolare attenzione ai restauri subiti.
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