Interrogazione a risposta in commissione 5-01921 [turismo, Expo] 2014-01-21
Atto Camera
presentato da PRODANI Aris testo di Martedì 21 gennaio 2014, seduta n. 156
PRODANI.
— Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che: il 15 gennaio 2014, l'agenzia di stampa ANSA ha riportato le dichiarazioni dell'assessore al turismo della regione Emilia Romagna, Maurizio Melucci, membro del consiglio di amministrazione dell'Enit, che ha duramente contestato la «resistenza all'innovazione da parte del ministero della Cultura»; secondo Melucci «il passaggio del turismo dal Ministero degli affari regionali come era con il Ministro Gnudi, al Ministero della cultura (MIBACT), sia per lungaggini di carattere burocratico ma anche per un prevalente atteggiamento culturale ha ritardato la soluzione dei problemi. Le regioni avrebbero preferito che il turismo fosse collocato nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico. I beni culturali sono strategici ma nel turismo continuiamo a perdere quote di mercato»; l'assessore ha poi ricordato che «abbiamo un appuntamento irripetibile, l'Expo, non è pensabile che a fronte di questa vetrina mondiale il settore non sia nella condizioni di agire al meglio» e che quindi «è urgente e non più rinviabile un'azione del Governo sulle politiche del turismo»; queste dichiarazioni di Melucci appaiono condivisibili visto che l'Esecutivo presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri Letta finora, a giudizio dell'interrogante, non si è interessato seriamente al comparto turistico, volano per la ripresa economica del Paese, avendo esso contribuito nel 2012 al prodotto interno lordo (Pil) con oltre 130 miliardi di euro e con circa 2,2 milioni di persone occupate; il Governo in carica, infatti, si è limitato a trasferire, con l'articolo 1 della legge n. 71 del 2013 di conversione del decreto «omnibus» sull'emergenza ambientale (n. 43 del 2013), le funzioni del dipartimento del turismo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri al Ministero per i beni e le attività culturali (commi 2-8), congelando di fatto l'operatività amministrativa del dipartimento stesso; quest'intervento ha causato la paralisi delle attività, come confermato dall'assessore Melucci, per le complesse procedure di trasferimento al Ministero delle risorse umane, strumentali e finanziarie del Dipartimento. I tempi del trasferimento, infatti, sono estremamente lunghi e tutte le risorse allocate al Dipartimento dovranno essere versate al Ministero dell'economia e delle finanze che successivamente dovrà ritrasferirle agli altri dicasteri sui quali ricadranno le azioni pianificate dal Dipartimento; la lentezza burocratica determinata dal provvedimento governativo rischia di bloccare per mesi oltre 100 milioni di euro di trasferimenti alle regioni per progetti di eccellenza, 8 milioni per le reti d'impresa, 10 milioni per i progetti innovativi degli enti locali, circa 5 milioni per gli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioni per la promozione del turismo, quasi 5 milioni per i buoni vacanze, 3 milioni per circa 2000 pratiche di rimborso ai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l'alta formazione professionale e 10 milioni per la programmazione di fondi strutturali –: quali iniziative urgenti saranno adottate a supporto del settore turistico, duramente provato dalla crisi economica in corso e per il quale il cambio di competenze istituzionali ha paradossalmente causato ulteriori problemi invece di risolverli. (5-01921)
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