Interrogazione a risposta in commissione 5-01922 [Sibari] 2014-01-21
Atto Camera
presentato da OLIVERIO Nicodemo Nazzareno testo di Martedì 21 gennaio 2014, seduta n. 156
OLIVERIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che: il 18 gennaio 2013 le acque del fiume Grati invasero l'area archeologica di Sibari sommergendo di fango l'intero sito della Magna Grecia; le immagini di quel disastro colpirono l'opinione pubblica e le istituzioni furono incalzate per assumersi le proprie responsabilità al fine di evitare che un patrimonio di valore inestimabile rimanesse seppellito per l'incuria e la scelleratezza della mano dell'uomo; l'allora Ministro per la coesione territoriale, Luciano Barca, effettuò un sopralluogo e il Governo stanziò 21 milioni di euro; a distanza di un anno un significativo editoriale apparso il 29 dicembre 2013 sul Corriere della sera ha evidenziato come la situazione del sito archeologico di Sibari si trovi ancora in una situazione di drammatica criticità e con una potenzialità inespressa per la mancata realizzazione degli interventi di messa in sicurezza che si sarebbero dovuti effettuare; stesso discorso vale per l'alluvione che in autunno ha colpito il sito archeologico di Metaponto in Basilicata dove l'esondazione di Bradano e Basento ha sommerso un altro dei luoghi simbolo della Magna Grecia, la quinta alluvione in quattro anni, e anche qui per mancata messa in sicurezza del territorio; la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale di siti come quelli di Sibari e Metaponto rappresentano una delle opportunità di rilancio del Mezzogiorno –: quale sia lo stato dei lavori e il cronoprogramma per gli interventi in favore del sito archeologico di Sibari, se siano altresì previsti interventi anche per il sito di Metaponto e se da parte del Ministero vi sia l'intenzione di promuovere un più ampio progetto di valorizzazione dell'antica Magna Grecia in considerazione dell'inestimabile valore culturale dei siti in questione e della loro capacità di fungere da attrattori per un sud che cambia. (5-01922)
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