Interrogazione a risposta orale 3-00615 [ L'Aquila ] 2014-01-09
Atto Senato
presentata da STEFANIA PEZZOPANE giovedì 9 gennaio 2014, seduta n.163
PEZZOPANE
- Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che:
il terremoto del 6 aprile 2009 ha determinato pesanti e notevoli danni all'ingente patrimonio artistico de L'Aquila e dei comuni limitrofi del cratere;
la ricostruzione della città e dei comuni del cratere ha subito nel corso di questi 5 anni ritardi pesantissimi a causa dell'assenza di una legge strutturale ed organica, della mancata assegnazione di risorse certe e della lentezza imposta dalla pesante macchina burocratica della struttura commissariale,
considerato che:
con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3761 del 1° maggio 2009 veniva nominato l'ingegner Luciano Marchetti Vice Commissario delegato per i Beni Culturali "nell'esercizio delle funzioni inerenti agli interventi urgenti volti ad assicurare la messa in sicurezza per evitare situazioni di maggiori danni e per eliminare situazioni di pericolo del patrimonio culturale" e per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma, comprese le attività progettuali propedeutiche ai lavori di recupero;
a seguito dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 4013 del 23 marzo 2012, art. 1, commi 4 e 5, alla data del 31 marzo 2012 sono cessate le funzioni del vice commissario per i beni culturali, di conseguenza dal 1° aprile 2012 la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo è tornata a svolgere le funzioni ordinarie;
durante la gestione commissariale, alla Direzione regionale si sono succeduti la dottoressa Anna Maria Reggiani, che ha mantenuto l'incarico fino al novembre 2010, e dal 1° dicembre 2010 il dottor Fabrizio Magani;
nel cronoprogramma degli interventi di consolidamento e di restauro 2013-2021 del patrimonio culturale de L'Aquila e del cratere danneggiato dal sisma del 2009, la Direzione regionale ha stimato ben 498 interventi, per un totale di 525.155.000 euro;
grazie alla competenza e alla professionalità del dottor Magani, che ha impresso una forte accelerazione ai lavori, sono stati rispettati tempi e scadenze e gran parte degli interventi previsti nel 2013 sono stati avviati. Di questi alcuni sono in fase di esecuzione, come i lavori del primo lotto del forte spagnolo, un tratto delle mura urbiche e il teatro comunale; altri cantieri sono stati avviati di recente come il teatro San Filippo, mentre altri ancora sono stati restituiti alla città come il palazzetto dei Nobili e l'oratorio San Giuseppe dei minimi in pieno centro storico e porta Napoli;
considerato, inoltre, che:
il Ministro in indirizzo nel novembre 2013 ha rinnovato l'incarico al dottor Magani per 3 anni a L'Aquila, atto condivisibile, con cui il Ministro intendeva assicurare continuità alla ricostruzione aquilana in considerazione dell'egregio lavoro condotto dallo stesso direttore regionale;
in data 9 dicembre 2013 allo stesso dottor Magani veniva affidato l'incarico di vice direttore generale vicario a Pompei in palese contrasto con quanto contenuto nelle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Ministro nelle sue recenti visite a L'Aquila del maggio e del luglio 2013, in cui asseriva che la ricostruzione del capoluogo abruzzese doveva essere una delle priorità, anzi un dovere del Governo nazionale,
si chiede di sapere:
quale sia il motivo del trasferimento del dottor Fabrizio Magani da L'Aquila a Pompei;
se tra le numerose professionalità di cui il Ministero può disporre negli uffici centrali dell'amministrazione ovvero nelle sedi regionali non ve ne sia nessuna in grado di seguire con la stessa competenza il caso di Pompei, assicurando in tal modo continuità alla ricostruzione de L'Aquila che lo stesso Ministro in indirizzo ha definito una priorità;
se corrisponda al vero il fatto che che il Ministro intenda affidare ad interim la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo ponendo in tal modo in secondo piano la ricostruzione aquilana, che, se non seguita in via esclusiva e con un incarico durevole come una priorità meriterebbe, a giudizio dell'interrogante inevitabilmente subirebbe una battuta d'arresto.
(3-00615)
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