Interrogazione a risposta in Commissione presentata da FRANCA CHIAROMONTE 18.12.2003 2003-12-18
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-02719 presentata da FRANCA CHIAROMONTE giovedì 18 dicembre 2003 nella seduta n.404
CHIAROMONTE, GRIGNAFFINI, CAPITELLI, CARLI, GIULIETTI, LOLLI, MARTELLA, SASSO e TOCCI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il ministero per i beni e le attività culturali è dotato di organi consultivi formati da personalità eminenti del mondo della cultura, con comprovate competenze tecnico scientifiche in materia di beni culturali, di spettacolo e di tutte le altre materie che fanno riferimento al ministero;
in materia di beni culturali il Ministro si avvale delle competenze del Consiglio per i beni culturali e ambientali, massimo organismo consultivo del Ministero per i beni e le attività culturali;
tra i compiti del Consiglio per i beni culturali e ambientali vi è quello di esprimere pareri su richiesta del Ministro in relazione a schemi di atti normativi e amministrativi generali, sull'approvazione dei programmi nazionali per i beni culturali e paesaggistici e dei piani di spesa annuali e pluriennali e su quanto attiene agli interventi aventi ad oggetto i beni sottoposti alle disposizioni del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490;
il 24 maggio 2002, il senatore Giuseppe Chiarante, vicepresidente del Consiglio per i beni culturali e ambientali, con una lettera aperta indirizzata al Ministro ha rassegnato le sue dimissioni adducendo come motivazioni il malessere e la difficoltà per la volontà politica del Ministro di escludere il Consiglio per i beni culturali e ambientali dall'esercizio delle funzioni consultive che la legge gli attribuisce;
in particolare il senatore Giuseppe Chiarante ha, in quell'occasione, denunciato la pratica dell'attuale Ministro di non convocare il massimo organo consultivo del Ministero in relazione ai provvedimenti legislativi governativi in materia di patrimonio culturale;
cinque mesi fa si è proceduto a nuove elezioni per il rinnovo dei comitati tecnico scientifici che compongono il Consiglio. Ai candidati risultati eletti non è mai stata data comunicazione, da parte del ministero, della avvenuta elezione, e tantomeno sono stati convocati;
risulta così che, dal 12 dicembre 2002 il Consiglio per i beni culturali e ambientali non viene convocato dal Ministro;
nel corso di questo lasso di tempo, in materia di patrimonio culturale, il Governo e il Ministro per i beni e le attività culturali hanno presentato una serie di provvedimenti particolarmente rilevanti tra cui, il Codice dei beni culturali, la riorganizzazione del ministero, lo schema di decreto legislativo di modifica della disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti i beni culturali, nonché, i noti provvedimenti contenuti nel decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, che introducono il principio del silenzio assenso per l'alienazione del patrimonio storico artistico -:
per quale ragione il Ministro Urbani non intenda nella attività di governo della cosa pubblica, avvalersi delle altissime competenze tecnico scientifiche degli organismi consultivi del suo ministero.(5-02719)
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