VII Commissione Senato - seduta del 30 giugno 2004 (Interventi in materia di beni e attività culturali e di sport) 2004-06-30
(2980) ASCIUTTI ed altri. - Interventi in materia di beni e attività culturali e di sport (Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta di ieri.
In discussione generale interviene la senatrice ACCIARINI (DS-U), a giudizio della quale il disegno di legge reca numerose norme di rilievo. Da un lato, esso contiene infatti le autorizzazioni di spesa indispensabili per rendere efficaci le finalizzazioni dell'ultima legge finanziaria; dall'altro, esso è volto a sanare alcune incongruenze rimaste aperte all'atto dell'approvazione del decreto-legge n. 72 di quest'anno (cosiddetto "decreto Urbani"). Quanto a quest'ultimo profilo, ella esprime anzitutto apprezzamento per il superamento dell'inopportuna confusione, operata alla Camera dei deputati nel corso dell'esame del "decreto Urbani", fra i concetti di "profitto" e "lucro" in tema di tutela del diritto d'autore. Osserva tuttavia che il comma 3 dell'articolo 2, nell'istituire una commissione interministeriale presso la Presidenza del Consiglio con il compito di elaborare una proposta di riassetto della normativa, non ne prevede la composizione, lasciando così nel vago la partecipazione dei soggetti interessati. Né va dimenticato che analoga commissione è già istituita presso il Ministero per i beni e le attività culturali ed occorre pertanto un coordinamento. Il comma 6 del medesimo articolo 2 dispone poi l'abrogazione dei regolamenti recanti i criteri di erogazione dei contributi in favore delle attività musicali e di danza a carico del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) a decorrere dall'entrata in vigore dei relativi decreti ministeriali di natura non regolamentare. Al riguardo ella stigmatizza la totale deregolamentazione della materia, che lascia eccessivi margini di discrezionalità al Governo. Critica altresì l'incremento del numero dei consulenti del Dipartimento dello spettacolo, che a suo giudizio risulta immotivato anche in considerazione delle elevate professionalità già presenti nel Ministero. Ciò, tanto più alla luce delle limitate risorse a disposizione, che impongono continuamente tagli a settori vitali. Nel preannunciare pertanto la presentazione di alcuni emendamenti correttivi, conclude assicurando l'interesse del suo Gruppo ad un iter spedito del provvedimento.
Il senatore MODICA (DS-U) ricorda che l'analogo provvedimento di spesa per autorizzare le finalizzazioni della legge finanziaria per il 2003 era strutturato diversamente dal disegno di legge in titolo, recando - anziché un'autorizzazione complessiva di spesa per l'intero ammontare - l'elenco puntuale degli interventi da finanziare. Chiede pertanto spiegazioni in ordine alla diversa scelta operata quest'anno, auspicando una maggiore coerenza sulla strada della programmazione ovvero su quella degli interventi specifici. In particolare, chiede ragguagli sul Piano pluriennale per l'archeologia e sul progetto della Biblioteca digitale italiana. Passando all'altro profilo del provvedimento, relativo alle modifiche del decreto-legge n. 72, esprime apprezzamento per le modifiche in materia di diritto d'autore. Conviene tuttavia con la senatrice Acciarini sull'opportunità di definire la composizione della prevista commissione interministeriale, oltre che di coordinarne l'attività con quella della commissione già operante presso i Beni culturali. Quanto alla deregolamentazione operata con il comma 6 dell'articolo 2, egli rileva anzitutto la contraddizione con la legge n. 400 del 1988 che impone l'adozione di atti regolamentari per determinate fattispecie. Deplora inoltre l'intento di sottrarre le materie in questione al controllo del Parlamento, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, tanto più che si tratta del riparto di fondi. Né ritiene sufficiente il richiamo al decreto-legge n. 24 dell'anno scorso, atteso che esso si poneva come provvedimento-ponte in vista di una legge generale sulla materia.
Su proposta del presidente relatore ASCIUTTI (FI) la Commissione conviene indi di fissare a venerdì 2 luglio, alle ore 18, il termine per la presentazione degli emendamenti.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato |