PROGETTO DI LEGGE - N. 153 - VIII Commissione - Seguito dell'esame e rinvio- EMENDAMENTO RIFORMULATO NEL CORSO DELLA SEDUTA 2004-12-15
Governo del territorio. Testo unificato C. 153 Bossi, C. 442 Vigni, C. 677 Martinat, C. 1065 Pecoraro Scanio, C. 3627 Mantini, C. 3810 Sandri, C. 3860 Lupi, C. 4707 Vendola. (Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 23 novembre 2004.
Francesco STRADELLA, presidente, ricorda che la Commissione ha concluso, da ultimo, l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5.
Maurizio Enzo LUPI (FI), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Mantini 6.8 e 6.9, nonché sull'emendamento Parolo 6.28, a condizione che sia riformulato nel senso di prevedere che le regioni determinano i criteri di dimensionamento per i servizi che implicano l'esigenza di aree e relative attrezzature; con tale riformulazione, peraltro, risulterebbe assorbito anche l'emendamento Parolo 6.27, in ordine al quale formula, conseguentemente, un invito al ritiro. Invita altresì al ritiro degli emendamenti Paroli 6.6 e Parolo 6.29, esprimendo infine parere contrario sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 6.
Il viceministro Ugo MARTINAT esprime un parere conforme a quello del relatore.
Ugo PAROLO (LNFP) accoglie la proposta di riformulazione del proprio emendamento 6.28 (vedi allegato), sottolineando che la finalità generale di tale proposta è quella di chiarire che le regioni sono i soggetti legittimati a fissare i parametri e le entità minime delle dotazioni territoriali.
Alfredo SANDRI (DS-U), intervenendo per alcune considerazioni di carattere generale sugli emendamenti all'articolo 6 presentati dai gruppi di opposizione, sottolinea che le proposte emendative mirano a mantenere la definizione degli standard minimi delle dotazioni territoriali all'interno delle competenze dello Stato, pur nel pieno coinvolgimento delle regioni. Ritiene pertanto che, qualora si dovesse modificare il quadro normativo attualmente in vigore, nel senso indicato dal testo unificato predisposto dal relatore, si determinerebbe una situazione di assoluta disomogeneità a livello nazionale, con discipline pericolosamente difformi tra le diverse regioni.
Maurizio Enzo LUPI (FI), relatore, pur non ritenendo del tutto convincenti le obiezioni formulate dal deputato Sandri, esprime la propria disponibilità a valutare ulteriormente la questione, eventualmente al termine dell'esame degli emendamenti, individuando una adeguata soluzione a fronte del testo finale che emergerà dalle proposte emendative approvate.
Mauro CHIANALE (DS-U) sottolinea l'esigenza che i piani urbanistici intervengano sul territorio nel rispetto di una serie di indicazioni minime, fissate ad un livello superiore di attività di panificazione. Osserva, in particolare, che l'ultimo comma dell'articolo 6 del testo unificato prevede un meccanismo che non fa chiarezza in ordine alla fissazione delle dotazioni territoriali mimine.
Il viceministro Ugo MARTINAT, in relazione a quanto osservato dai deputati finora intervenuti, precisa che il Governo non intende in nessun modo rinunciare alla titolarità di funzioni e prerogative attribuite dalla legge allo Stato e che, pertanto, considera con favore le eventuali proposte emendative che vadano nella direzione di confermare la disciplina, tuttora vigente, relativa alla titolarità di tali funzioni e prerogative.
Alfredo SANDRI (DS-U) ritiene che dagli interventi del relatore e del rappresentante del Governo sembrerebbe potersi dedurre una disponibilità alla modifica del testo unificato nel senso indicato dagli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione.
Maurizio Enzo LUPI (FI), relatore, intervenendo per un'ulteriore precisazione, osserva che la disponibilità al più ampio confronto possibile, che ha caratterizzato l'intero dibattito sul provvedimento in esame, deve necessariamente essere concentrata su specifiche disposizioni e non può prevedere l'accoglimento di ogni proposta proveniente dai gruppi di opposizione.
Tino IANNUZZI (MARGH-U) osserva che, nel corso del dibattito sul testo unificato predisposto dal relatore, è stato possibile approfondire le diverse questioni ed apportare alcuni miglioramenti. In tal senso, ritiene necessario riflettere sull'opportunità di definire il livello minimo degli standard urbanistici, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, fissando le relative competenze in capo allo Stato, laddove l'attuale formulazione dell'articolo 6 non contiene nulla di esplicito al riguardo.
Francesco STRADELLA, presidente, essendosi definiti gli aspetti di ordine generale relativi all'articolo 6, invita la Commissione a passare all'esame degli emendamenti ad esso riferiti.
Alfredo SANDRI (DS-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Nesi 6.1.
Tino IANNUZZI (MARGH-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Nesi 6.1.
La Commissione respinge l'emendamento Nesi 6.1.
Tino IANNUZZI (MARGH-U) illustra i contenuti e le finalità del proprio emendamento 6.10, ribadendo la necessità di definire in modo netto la competenza dello Stato sulla materia ed esprimendo preoccupazione rispetto alle possibili previsioni contenute negli atti di programmazione urbanistica. Osserva che l'emendamento in questione contiene una norma di principio, idonea a fornire un preciso orientamento alle regioni e agli enti locali rispetto alla dotazione di servizi e alla integrazione degli standard minimi.
La Commissione respinge l'emendamento Iannuzzi 6.10.
Francesco STRADELLA, presidente, rileva l'assenza del presentatore dell'emendamento Paroli 6.6; s'intende che via abbia rinunciato.
Ugo PAROLO (LNFP), accogliendo l'invito formulato dal relatore, ritira il proprio emendamento 6.27, considerato peraltro che esso risulterebbe, di fatto, assorbito dall'eventuale approvazione della nuova formulazione del proprio emendamento 6.28.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Mantini 6.7 e approva l'emendamento Parolo 6.28 (nuova formulazione).
Tino IANNUZZI (MARGH-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Nesi 6.2.
Fabrizio VIGNI (DS-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Nesi 6.2.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Nesi 6.2 e Lion 6.4.
Mauro CHIANALE (DS-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Nesi 6.3.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Nesi 6.3, approva l'emendamento Mantini 6.8 e respinge l'emendamento Lion 6.5.
Ugo PAROLO (LNFP) ritira il proprio emendamento 6.29.
La Commissione approva quindi l'emendamento Mantini 6.9.
Francesco STRADELLA, presidente, nel rilevare che si è così concluso l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6, prende atto che il rappresentante del Governo, a causa di improrogabili impegni istituzionali, non potrà ulteriormente partecipare ai lavori della Commissione. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.30.
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