VII Commissione Camera - seduta del 2 febbraio 2005 (governo del territorio) 2005-02-02
Governo del territorio. Testo unificato C. 153 e abb. (Parere alla VIII Commissione). (Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame.
Domenicantonio SPINA DIANA (FI), relatore, nel ritenere che il testo in esame, incidendo su materie di notevole interesse ed importanza strategica ai fini della tutela e della valorizzazione del territorio nazionale, debba essere oggetto di attenzione e particolare approfondimento, osserva come le disposizioni da esso recate non risultino in realtà particolarmente innovative, ma si limitino piuttosto ad introdurre, in più punti, una disciplina di carattere derogatorio rispetto alla legislazione regionale in materia urbanistica e alla conseguente attività pianificatoria posta in essere dagli enti locali. Rilevato quindi che, a seguito del continuo sovrapporsi di leggi nel settore, si determina un quadro normativo particolarmente confuso che non può che nuocere alla reale tutela del territorio, reputa che il provvedimento presenti altresì profili di dubbia legittimità costituzionale, atteso che interviene con una disciplina di dettaglio in un ambito, quale quello relativo al governo del territorio, che dovrebbe essere a rigore oggetto di legislazione concorrente tra lo Stato e le regioni. Pur esprimendo perplessità sull'impianto generale del provvedimento, saluta comunque con favore il fatto che sia prevista una maggiore concertazione tra le realtà istituzionali competenti nella definizione degli strumenti urbanistici. Nel constatare poi come la disciplina recata dal testo in esame non assicuri un'adeguata tutela del patrimonio culturale e ambientale, ritiene che la Commissione possa esprimere parere favorevole a condizione che l'articolo 5, comma 5, sia riformulato nel senso di prevedere che nella formazione del piano urbanistico vada riservata priorità, oltre che al recupero, alla ristrutturazione, all'adeguamento del patrimonio immobiliare esistente, anche alla riorganizzazione edilizia, al fine della valorizzazione, della accessibilità e della fruibilità dei beni culturali, demaniali e di rilevante pregio ambientale e che lo Stato e le regioni incentivano i piani attuativi o negoziati che soddisfino tali priorità anche attraverso adeguate misure fiscali. Al fine di realizzare la medesima finalità di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, ritiene opportuno invitare la Commissione di merito ad inserire nel testo apposita norma tesa a garantire la validità per un anno dei piani regolatori, impugnati dinanzi ai competenti organismi di giustizia amministrativa, limitatamente alle opere di tutela e di valorizzazione dei beni culturali e ambientali, nonché ai provvedimenti approvati che non ledano l'interesse dei ricorrenti, nelle more dell'approvazione dei nuovi piani. Considerando altresì fondamentale che lo Stato destini congrue risorse al fine di garantire il pieno sviluppo del territorio, prospetta infine l'opportunità di suggerire alla Commissione di merito che l'articolo 8, comma 8, sia riformulato nel senso di prevedere la possibilità che non solo le regioni, ma anche lo Stato assicuri agli enti di pianificazione le risorse economiche necessarie per ovviare ad eventuali situazioni limitative delle potenzialità di sviluppo del territorio derivanti da atti di pianificazione sovracomunale.
Carlo CARLI (DS-U), nel rilevare che il testo in titolo ha notevole rilievo e, come tale, necessita della massima attenzione, essendo destinato ad incidere profondamente sulla materia dei beni culturali e paesaggistici, formula l'auspicio che la Commissione proceda agli opportuni approfondimenti e chiede che si rinvii ad altra seduta la votazione sulla proposta di parere del relatore, anche alla luce della sua complessità e articolazione.
Emerenzio BARBIERI (UDC), espresse anch'egli perplessità sul testo in esame che, ledendo l'ambito delle competenze delle regioni in materia di governo del territorio, è indubbiamente destinato ad originare contenziosi con le realtà istituzionali regionali, lamenta in particolare la dubbia formulazione dell'articolo 5, comma 4, che prevede una singolare distinzione tra aree di territorio non urbanizzato a seconda della loro destinazione. Ritiene altresì preoccupante che si intervenga in materia di possibilità di modificazione dei confini delle province. Alla luce di tali rilievi, auspica che la Commissione esprima parere contrario sul provvedimento in titolo.
Ernesto MAGGI (AN), nel ritenere che la materia del governo del territorio sia particolarmente delicata e necessiti di approfondimenti, anche al fine di non aggravare ulteriormente il già confuso panorama normativo esistente in materia, considera fondamentale rinviare la votazione della proposta di parere ad altra seduta. Ritiene poi pregiudiziale, ai fini della soluzione delle problematiche afferenti la sfera urbanistica, ed in particolare del deprecabile fenomeno dell'abusivismo edilizio, l'aggiornamento del catasto, stante la sua notoria arretratezza.
Andrea COLASIO (MARGH-U), rilevando che la disciplina contemplata nel testo in oggetto incide su ambiti di indubbio interesse per la Commissione, concorda sull'opportunità di rinviare la votazione della proposta di parere del relatore, al fine di assicurare margini temporali di approfondimento consoni all'importanza delle questioni affrontate.
Ferdinando ADORNATO, presidente, segnala che il provvedimento in esame è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 7 febbraio 2005 e che la Commissione di merito, alla luce dell'andamento dei lavori parlamentari di questa settimana, prevede la conclusione dell'esame per la giornata odierna. Invita pertanto il relatore e i rappresentanti dei gruppi a valutare se vi siano le condizioni per esprimere il parere entro la seduta in corso, ovvero se la Commissione non debba prendere atto dell'impossibilità di pronunciarsi in tempo utile.
Domenicantonio SPINA DIANA (FI), relatore, considera fondamentale che la Commissione si esprima in merito al testo in oggetto, stante la sua particolare rilevanza. Ritiene che la Commissione si possa esprimere sulla base delle indicazioni da lui precedentemente fornite, che si riserva di formalizzare in corso di seduta.
Emerenzio BARBIERI (UDC) ribadisce il proprio giudizio di assoluta inadeguatezza del testo in esame, che non consente al suo gruppo di esprimere su di esso una valutazione favorevole, sia pure subordinatamente a condizioni o osservazioni.
Domenicantonio SPINA DIANA (FI), relatore, alla luce degli interventi svolti, ritiene che non vi siano le condizioni per giungere alla formulazione di una proposta di parere sufficientemente condivisa.
Ferdinando ADORNATO, presidente, prende atto che non vi sono le condizioni perché la Commissione esprima in tempo utile il proprio parere, fermo restando che la discussione svolta potrà costituire la base per le successive iniziative che i gruppi vorranno assumere nel seguito dell'esame.
Carlo CARLI (DS-U) sottolinea la rilevanza politica del fatto che, su un provvedimento così importante, la maggioranza non sia in grado di esprimere un parere condiviso, e dichiara la propria soddisfazione per l'ampia condivisione delle perplessità nutrite dal suo gruppo, preannunciando che esso tornerà ad avanzare le proprie proposte nel corso della discussione in Assemblea.
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