VII Commissione Camera - seduta del 23 giugno 2005 (interrogazione: Salvaguardia di villa ottocentesca a Spinea ) 2005-06-23
5-04497 Colasio: Salvaguardia di una villa ottocentesca sita nel comune di Spinea.
Andrea COLASIO (MARGH-U) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Mario PESCANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Andrea COLASIO (MARGH-U), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, rilevando con favore come si stia procedendo nella giusta direzione, atteso che, come segnalato nella risposta, la competente soprintendenza ha fornito assicurazioni in ordine alla sua tempestiva attivazione al fine di garantire la debita sottoposizione al vincolo dell'area circostante la villa e il parco siti nel comune di Spinea.
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04497 presentata da ANDREA COLASIO mercoledì 22 giugno 2005 nella seduta n.643 COLASIO.- Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il ministero con decreto, il 14 agosto 1961, dichiarava la villa ottocentesca con annesse pertinenze, sita nel comune di Spinea (Venezia) - via Roma segnata in catasto ai numeri 76-75-74-73-77/A e 221 - foglio 6 comune di Spinea di interesse particolarmente importante ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089, così essa veniva sottoposta a tutte le disposizioni di tutela contenute nella legge sopracitata, sia per «l'edificio del tipico organismo veneto, piacevole facciata d'interpretazione classica», sia per il «parco con pregiate essenze di alto fusto ed allietato da un laghetto e montagnola»;
attualmente è pendente presso la soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici del Veneto il procedimento per la creazione di una fascia di rispetto (cosiddetto vincolo indiretto) al fine di assicurare l'integrità del complesso immobiliare oggetto di tutela, anche attraverso la sua visibilità, mediante l'imposizione di distanze minime che le eventuali nuove costruzioni dovranno rispettare come infatti, segnalato nell'istanza in data 24 novembre 2004 presentata dall'Istituto delle suore figlie di San Giuseppe, ora proprietario, alla soprintendenza ai beni ambientali e architettonici del Veneto, l'edificazione ravvicinata al parco e alle architetture del complesso vincolato recherebbe gravi danni di tipo paesaggistico e di significato storico e ancor più verrebbe ad alterare la visuale soprattutto del parco che rappresenta una delle poche risorse paesaggistiche rimaste nel territorio del comune di Spinea, in quanto l'ultima variante al piano regolatore generale comunale prevede un'edificazione con una distanza di 5 metri dalle mura storiche che perimetrano il parco e una serialità di condomini di altezza media di 10,50 metri e per una consistenza di 3.500 metri cubi -:
se non ritenga di dover intervenire, affinché sia concesso con sollecitudine quanto richiesto alla soprintendenza ai beni ambientali e architettonici del Veneto, vale a dire una fascia di rispetto ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 1089 del 1939 ad ovest della villa lungo tutto il confine che limita la proprietà.(5-04497)
TESTO DELLA RISPOSTA Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si rappresenta quanto segue. In ordine alle segnalate modifiche al Piano regolatore del Comune di Spinea, si evidenzia che le scelte in materia di assetto urbanistico del territorio sono di esclusiva competenza degli enti territoriali e pertanto questa amministrazione, se non espressamente interpellata, non ha titolo ad intervenire in proposito. In merito alla ipotesi di un vincolo indiretto intorno al complesso costituito dalla Villa e dal parco ad essa circostante, già sottoposto nell'insieme a tutela, ai sensi della legge all'epoca vigente (legge n. 108 del 1939), si fa presente che l'ufficio periferico competente per l'avvio del procedimento di vincolo (soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio del Veneto orientale) ha assicurato che provvederà quanto prima alla definizione di una proposta di vincolo sull'area circostante la villa ed il parco, al fine di tutelare le condizioni di ambientamento e decoro del complesso, oltre che per salvaguardarne la luce e la prospettiva. Solo una volta che l'ufficio periferico avrà formulato detta proposta ed avrà trasmesso a tutti gli interessati, sarà formalmente avviato il relativo procedimento di tutela indiretta.
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