VII Commissione Senato - seduta del 31 gennaio 2006 (indagine conoscitiva tutela e valorizzazione) 2006-01-31
PROCEDURE INFORMATIVE Seguito dell'indagine conoscitiva sui nuovi modelli organizzativi per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali: seguito dell'esame e rinvio del documento conclusivo. Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 25 gennaio scorso. In merito alle osservazioni emerse nel dibattito, il presidente ASCIUTTI (FI) ricorda anzitutto di aver già manifestato il proprio orientamento in ordine a quelle sollevate dalla senatrice Acciarini. Quanto alle osservazioni ulteriori, sollevate in particolare dai senatori Tessitore e Compagna, chiarisce preliminarmente che non coglie nel segno il rilievo secondo cui il documento si sarebbe limitato a analizzare i rapporti fra tutela e valorizzazione del patrimonio. Ricorda infatti che proprio questo era l'oggetto dell'indagine conoscitiva, come autorizzata dalla Presidenza del Senato, avviata del resto dalla Commissione alla luce delle modifiche introdotte a questo riguardo dal nuovo Titolo V della Costituzione. Il senatore Tessitore, prosegue il Presidente, ha poi sollecitato un approfondimento con particolare riferimento alle attività finalizzate alla fruizione, nell'ambito dei rapporti fra pubblico e privato in tema di gestione del patrimonio. Al riguardo, segnala che un'intera sezione (2.4) dello schema di documento è dedicata alle novità introdotte dal Codice del 2004, evidenziando con particolare favore la nuova ottica di integrazione fra tutela e valorizzazione finalizzata alla pubblica fruizione. Anche con riferimento al difficile rapporto fra soprintendenze e amministrazioni locali, senz'altro emerso nel corso di alcuni dei sopralluoghi condotti dalla Commissione, osserva che esso è posto in luce in diversi passaggi del documento conclusivo. Tuttavia, manifesta disponibilità ad integrare in tal senso la sezione 2.4 ed in particolare il paragrafo che dà conto dell'esigenza - segnalata dagli interlocutori sia statali che regionali nel corso dei sopralluoghi - di evitare che lo Stato ed in particolare i suoi organi periferici si limitino a svolgere una funzione meramente ostativa nel settore. Ribadisce invece di non condividere le perplessità sollevate in ordine all'articolo 29 del Codice in tema di formazione dei restauratori. Ritiene infatti che la nuova formulazione recata dal decreto correttivo, di cui si dà conto nella sezione 4 del documento conclusivo, risponda ad esigenze largamente diffuse e raccolte dalla Commissione anche nel corso dell'indagine conoscitiva. Quanto infine alla insostituibilità del finanziamento pubblico attraverso un maggiore coinvolgimento dei privati, si tratta senz'altro di affermazione condivisa. Essa costituisce del resto la considerazione finale del documento conclusivo, laddove si mette in evidenza che le effettive potenzialità connesse al ricorso al settore privato presentano limiti fisiologici, come testimoniato anche da Paesi ben più all'avanguardia dell'Italia sotto questo profilo (ad esempio il Regno Unito). Il documento, senza negare l'opportunità di porre in essere misure volte a rendere sempre più appetibili ai privati gli investimenti nel settore, mette pertanto conclusivamente in guardia dalla possibilità di considerare l'apporto privato come sostitutivo di quello pubblico. A tal fine, richiama esplicitamente i compiti attribuiti allo Stato dall'articolo 9 della Costituzione. Passando alle osservazioni del senatore Compagna, il Presidente giudica apprezzabile il richiamo all'esigenza che il Ministero non perda il tratto istintivo che lo caratterizzò all'atto della sua istituzione e cioè la separazione fra momento tecnico- scientifico e gestione amministrativa. Si dichiara pertanto disponibile ad integrare la sezione 4, laddove si fa riferimento - fra le ulteriori criticità individuate nel corso dell'indagine conoscitiva - all'inadeguatezza del personale da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Il senatore COMPAGNA (UDC) ringrazia il Presidente per la disponibilità dimostrata ad integrare lo schema di documento conclusivo con le considerazioni da lui espresse. Si associa il senatore TESSITORE (DS-U), il quale rammenta tuttavia di aver sollevato obiezioni di fondo sull'impostazione complessiva dello schema di documento presentato, nell'ambito delle quali l'osservazione sulla difficoltà di rapporti fra soprintendenze ed amministrazioni locali riguardava una tematica specifica. Nel rimettere pertanto alla discrezionalità del Presidente la scelta se integrare o meno in tal senso il documento, ribadisce che avrebbe ritenuto preferibile insistere maggiormente su una dimensione di rilevazione e conferire un carattere più culturale all'atto. Il presidente ASCIUTTI (FI) si riserva di integrare lo schema di documento conclusivo pubblicato in allegato alla seduta del 25 gennaio. Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
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