VII Commissione Senato - seduta del 9 febbraio 2006 (Beni culturali e ambientali posti sotto la tutela dell'UNESCO) 2006-02-09
ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª) GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2006
470ª Seduta Presidenza del Presidente ASCIUTTI
Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Bono. La seduta inizia alle ore 15,15.
IN SEDE DELIBERANTE
(2221-B) ASCIUTTI ed altri. - Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Discussione e approvazione)
Riferisce alla Commissione il senatore FAVARO (FI), il quale sottolinea che il provvedimento in titolo, approvato dal Senato e modificato dall’altro ramo del Parlamento, conferisce un riconoscimento legislativo all’indiscutibile valore dei siti italiani inseriti nella "lista del patrimonio mondiale" dell'UNESCO, per i quali si prevede opportunamente l'attivazione di un processo di valorizzazione e salvaguardia.
Il relatore esprime tuttavia rammarico per il ritardo con cui la Commissione cultura della Camera ha concluso l’esame in sede legislativa, ad un anno esatto dall'approvazione in prima lettura in Senato, tanto più a fronte del sostegno pressoché unanime di tutte le forze politiche. Ne è del resto una conferma la scelta dei Gruppi di opposizione della Camera di ritirare tutte le proposte emendative presentate sin dalla seduta del 9 marzo 2005, quando il provvedimento era ancora in sede referente, e di non presentarne alcuna nel corso dell’esame in sede deliberante.
Il dilatarsi dei tempi di esame è stato quindi in gran parte dovuto al ritardo con cui l’Esecutivo ha acconsentito al trasferimento alla sede legislativa, richiesto sin dal marzo 2005.
Entrando nel dettaglio delle modifiche, tutte conseguenti all’approvazione di emendamenti presentati dal relatore presso la Commissione cultura, il relatore segnala in primo luogo che è stato esteso l’ambito di applicabilità delle norme ai siti di interesse naturale e, conseguentemente, è stato sancito il coinvolgimento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio nelle procedure previste dal disegno di legge.
In questo senso, egli prosegue, si muovono le modifiche apportate al titolo, all’articolo 1, comma 1, all'articolo 2, comma 2, all'articolo 3, comma 2, all'articolo 4, comma 1, lettera a), e comma 2, nonché all'articolo 5, comma 3. Quanto in particolare a quest’ultima disposizione, secondo cui l’Ambiente designa tre rappresentati in seno alla Commissione consultiva per i piani di gestione dei siti UNESCO, essa risulta a suo avviso di dubbia opportunità. Non va infatti dimenticato - rileva il relatore - che il disegno di legge non stabilisce né il numero complessivo dei componenti, né il numero di rappresentanti spettanti agli altri soggetti interessati, operando invece un esplicito rinvio alla fonte secondaria.
Quanto alla copertura finanziaria, essa è stata modificata per tener conto del parere della Commissione bilancio della Camera dei deputati. Nello specifico, si è proceduto all’aggiornamento del nuovo periodo finanziario di riferimento (2006-2008) e alla riduzione dello stanziamento riferito agli interventi di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), relativi all'assistenza culturale e all'ospitalità per il pubblico.
In particolare, da un lato, è stato confermato l’importo, pari a 500.000 euro, per il primo anno di applicazione del provvedimento e, dall’altro, sono stati ridotti quelli riferiti al secondo e terzo anno (ora pari a 300.000 euro) precedentemente pari, rispettivamente, a 500.000 euro e 1.000.000 euro.
Inoltre, è stato necessario porre a carico dell’Istruzione il richiamato onere finanziario relativo al secondo anno di attuazione che, nel testo licenziato dal Senato, era invece rimesso ai Beni culturali. Analogamente, agli Affari esteri è stato attribuito l’onere per il terzo anno, precedentemente posto a carico dell’Economia.
Si tratta di una scelta evidentemente indotta da esigenze di bilancio che, ad avviso del relatore, comprime significativamente le già contenute risorse recate nel testo trasmesso alla Camera.
Infine, egli non sottace viva contrarietà nei confronti della soppressione dell’articolo 6, secondo cui una quota - pari al 20 per cento delle risorse complessive - sarebbe dovuta essere riservata al cofinanziamento di interventi di conservazione e valorizzazione degli edifici privati ubicati all’interno del perimetro di riconoscimento dei siti italiani UNESCO.
Si trattava infatti di una norma a suo giudizio senz’altro in linea con i principali interventi nel settore, contemplati ad esempio dal Codice dei beni culturali, diretti a favorire il coinvolgimento dei soggetti privati nelle azioni di tutela e valorizzazione dell’ingente patrimonio nazionale.
Al riguardo, richiamandosi al documento conclusivo sull’indagine conoscitiva sui nuovi modelli di tutela e valorizzazione dei beni culturali recentemente approvato dalla Commissione, egli osserva che risulta centrale l’azione di stimolo del settore pubblico nei confronti delle iniziative dei privati.
Il rammarico è del resto acuito, prosegue il relatore, dalla circostanza che nel corso dell’esame presso la Camera nessuna forza politica ha manifestato specifica contrarietà nei confronti della disposizione.
Ciò premesso, nonostante le perplessità summenzionate, egli giudica senz’altro condivisibile l’impianto complessivo del provvedimento e, in considerazione dell’imminente conclusione della legislatura, ritiene dunque opportuno procedere all’approvazione del testo trasmesso dall’altro ramo del Parlamento, senza introdurre modifiche che rischierebbero di impedirne l’approvazione definitiva.
Il presidente ASCIUTTI (FI) - preso atto che nessun senatore chiede di intervenire nel dibattito - propone di rinunciare alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti.
Conviene la Commissione.
Si passa indi alle votazioni.
Dopo che il PRESIDENTE ha accertato la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, la Commissione - in esito a separate votazioni - accoglie all'unanimità gli articoli dall'1 al 5, così come modificati dalla Camera dei deputati, la soppressione dell'articolo 6, deliberata dall'altro ramo del Parlamento, nonché la modifica del titolo.
La Commissione accoglie infine all'unanimità il disegno di legge nel suo complesso, come modificato dalla Camera dei deputati. Il sottosegretario BONO prende la parola per esprimere compiacimento per l'approvazione dell'atto in titolo, che giudica strategico per la tutela dei siti italiani, giudicando particolarmente importante la disciplina dei piani di gestione dei medesimi siti. Si tratta in particolare della prima normativa che punta sul governo del territorio valorizzando le specificità locali e che è destinata a svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Paese.
La seduta termina alle ore 15,40.
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