Interpellanza sulla SCABEC (5-00547) 2006-12-21
VILLARI. — Al Ministro per i beni e le attivita` culturali. — — Per sapere – premesso che: — da notizie di stampa risulta che il Direttore Regionale ai Beni Culturali della Campania ha comunicato ai Soprintendenti di Settore interessati che a partire dal 1° gennaio 2007 alcuni siti archeologici e altri Beni Culturali di proprieta` statale e insistenti in Regione Campania saranno affidati in concessione ad una Societa` mista per la loro gestione, denominata SCABEC; — la forma di gestione dei Beni Culturali e` strumentale al livello di valorizzazione che si intende raggiungere per il singolo bene o complesso culturale; — ogni Ente territoriale provvede alla migliore utilizzazione dei Beni Culturali di propria spettanza; — nel caso specie, trattandosi di Beni di proprieta` dello Stato, il procedimento per la scelta della forma di gestione e` disciplinato dal vigente decreto legislativo n. 42/2004 Codice dei Beni Culturali secondo cui il Ministero adotta, ai sensi dell’articolo 114 comma 2, un proprio decreto per fissare i livelli di qualita` della valorizzazione secondo le procedure di cui al comma 1 dello stesso articolo 114; — tale decreto e` fondamentale per individuare gli standards qualitativi e confrontarli con quelli raggiunti, nei singoli monumenti, con l’attuale gestione fidata allo Stato: il risultato così verificato puo` consigliare lo Stato a scegliere di proseguire la gestione diretta secondo le previsioni dell’articolo 115 comma 2 o prevedere la gestione in forma indiretta di cui al comma 3 e secondo le lettere a) o b); — tanto premesso e considerata la delicatezza della materia nonche´ la frammentarieta` delle notizie si interroga –: — se il Soprintendente Regionale della Campania nel decidere la forma di gestione indiretta ha accertato previamente il grado di insufficienza del livello di qualita` di valorizzazione raggiunto dall’attuale gestione dei siti interessati anche considerato che lo stesso professor De Caro e` stato, per lunghi anni, responsabile della gestione di quei siti; se tale accertamento e` stato fatto alla luce dei parametri emergenti dal decreto ministeriale secondo l’articolo 114 comma 2; — se tale procedura e` stata adottata previo l’istruttoria affidata ai Soprintendenti così come prevede l’attuale organizzazione del Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali anche in considerazione del fatto che alcuni Soprintendenti e sindacati di categoria hanno dichiarato di non esserne a conoscenza, così come riportato a piu` riprese in interviste e dichiarazioni apparse su tutti i quotidiani e mezzi d’informazione a diffusione nazionale e locale; se e` stata presa in considerazione l’ipotesi gestionale prevista dall’articolo 115 comma 3 lettera a); se, una volta pervenuti alla scelta della gestione che prevede la concessione a terzi, e` stata osservata la procedura ad evidenza pubblica, sulla base di valutazione comparativa dei progetti presentati. (5-00547)
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